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Chi è?
Dizionario degli italiani d'oggi

A.F. Formìggini Editore in Roma, 1928, pagine 491

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Dizionario degli i Italiani d'oggi
   311
   Op. : Uccidi per me (nov.), Bologna, 1920.
   Manzoni Gaetano, diplomatico, n. a Lugo il 16-X-1871. D. se. soc., L. giur.
   Parigi, rue de Varennes 50.
   Entrò nella carr. eonsol. nel 1893 e fu addetto a Salonicco (1893) ed Alessandria (1894), vice-cons. al Cairo (1895), trasferito nella carriera diplom. e add. presso l'agenzia diplom. al Cairo, poi a Costantinop. (1897), Berna (1899), Parigi (1900), Cairo (1901), segr. di legaz. a Rio de Janeiro (1903), regg. la legaz. di Atene (1907), cons. di legaz. a Costantinopoli (1909), Londra (1910), e Costantinopoli (nov. 1912), dir. gen. degli Affari Poi. al Min. (giù. 1913-nov. 1920), min. a Belgrado (nov. 1920-1 ug. 1922), ambasciatore a Mosca (febbr. 1924-febbr. 1927). E' am-basc. a Parigi dal 6-II-1927.
   Marabini Camillo, pubblicista, n. a Camerino il 23-XI-1887 da Felicissimo e da Amalia Mar oni.
   Officio : Parigi (7), avenue de Suf-fren 9, tel. Invalides 3364.
   Abitai.: Parigi (7), rue du Géné-ral-Lambert 6, tel. Ségur 8563.
   Dopo aver diretto a 16 anni il set-tim. rep. L'avanguardia, nel 1908 si recò in America, dove fu maestro, • agricoltore, costruttore e giornalista (red. del quot. Italia di Yalparaisó). Tornato in Italia fu red. della Ragione (1911-12) e dir. della Luce rep. Durante la guerra balcanica fu uf-fic. della Legione garibaldina che si battè contro i turchi a Drisco (Epiro), e scoppiata la guerra mondiale fu tra gli organizzatori del Reggim. garib. di Francia, ferito e decorato nell'Argonna. Fu per molti anni col-lab. del Giorn. d'Italia, quindi corr. parigino del Tempo e del Corr. Italiano di Roma. Dal 1924 fa parte dell'agenzia quotid. La Transalpine di Parigi.
   Op. : Dietro la chimera garibaldina, Roma, 1913; La rossa avanguardia dell'Argonna (con pref. di G. D'Annunzio), Milano, 1915; Les Ga-ribaldiens de l'Argonne, Parigi, 1916.
   Marangoni Matteo, ispettore delle B. A., n. a Firenze il 12-VII-1876 da Carlo e da Augusta Malvisi. L. antropol.
   Firenze, via Benedetto Varchi 6, i tel. 24845.
   E' addetto alla Gali, degli Uffizi in Firenze ed ine. di st. dell'arte in quell'Univ.
   Op.: Capolavori della Gali, degli Uffizi, Firenze, 1920; Il Guercino, ib., 1920; La basilica di S. Lorenzo in Firenze, ib., 1922; Il Caravaggio, ib., 1922; La villa del Poggio Imperiale, ib., 1923; I Carloni, ib., 1925; La Gali. Pitti, Milano, 1926; Come si guarda un quadro, Firenze, 1927.
   Marano - Attanasio Vincenzo, {Mago verde), pubblicista, n. ad Acireale 1'8-II-1875 da Gioacchino Marano e da Maria Attanasio.
   Roma (7), piazza S. Claudio 92, tel. 60582.
   Esordì nel giornalismo a 16 anni, fu dir. della riv. Pensiero ed arte, poi del Corr. della Domenica del-l'ed. Perino, e finalm. della riv. Tutto, che tuttora dirige.
   Maratea Francesco, pubblicista, n. a Vico Garganico il 14-III-1889 da Carlo e da Eleonora Capuano.
   Roma (9), Passeggiata di Ripetta 22.
   Esordì nel giornalismo collaborando al Foglietto di Lucerà (1905) e al Pungolo di Napoli; nel 1906, trasferitosi a Roma, fu collab. del Giorn. d'It. e corrisp. della Gazz. dell'Emilia di Bologna; fu poi red. di questa (1907), red.-capo della Gazz. di Mantova, fond. e dir. della Libertà di Mirandola e della Prov. d'Ascoli di Ascoli Piceno (1910-12); nel 1912, trasferitosi a Como, fu red. del Corr. del Mattino, quindi red.-capo della Prov. di Como e corrisp. del Secolo. Dopo la guerra fu corrisp. parlam. del Secolo (1920-24), red. parlam. e inviato spec. del Giorn. d'It. (1924-26), e attualm. è red. del Messaggero e corrisp. romano della Prov. di Como.
   Marcello Gerolamo, N. U., conte, bar. della baronia Marcella, senatore del Regno, n. a Venezia il 16-X-1860 da Alessandro e da Andriana Zon.
   Venezia, San Fantin 3666.
   Roma (8), via Condotti 91.
   Discende da fam. dogale che ebbe,, oltre al doge Niccolò (el. 1473), ambasciatori, ammiragli, uomini di lettere, di governo e d'arte, come il musicista Benedetto. Fu dapprima uff. della R. M. fino al grado di