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Chi è?
Dizionario degli italiani d'oggi

A.F. Formìggini Editore in Roma, 1928, pagine 491

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   .854
   Chi è ?
   magnesiaco e bromo in contrada Ca-pra-Schil'ano e Calascibetta in Sicilia.
   Op. : Trattato di chim. inorg., Palermo, 1925.
   Ojetti Ugo (Tantalo), scrittore, n. a Roma il 15-VII-1871 da Raffaello e da Veronica Garosi.
   Firenze, villa II Salviatino, tel. 21148.
   Dal 1898 è collab. del Corr. della sera, di cui fu anche dir. nel 1926-27. Esordì nel 1894 nella Tribuna di Attilio Luzzatto e nella Nuova Rassegna di Luigi Lodi. Nel 1900 e 1901 collaborò anche al Giorno, al Giorn. d'It. e alla Stampa. Il suo primo libro fu Alla scoperta dei letterati (1894), un'inchiesta sulle correnti più notevoli della poesia e della prosa ital., dal Carducci al Pascoli, dal d'Annunzio al Verga. Da allora la qualità di osservatore della civiltà e della vita contemp., nei suoi uomini e fatti più espressivi, è stata il carattere precipuo di O. scrittore e giornalista: dal 1904 al 1908 sull'Illustrai. ital., con la rubrica « Accanto alla vita » firmata il conte Ottavio e, dopo la guerra, con la rubrica «Confidenze di pazzi e savi»; sul Corr. della sera con le rubriche « Piccole verità », « Caratteri », e infine (dal 1921) « Cose viste » delle quali la traduz. ingl. (Londra, 1928) reca una pref. di G. d'Annunzio. Questa fedeltà al suo tempo si ritrova nelle sue nov. e nel rom. Mio figlio ferroviere. Ha visitato quasi tutta l'Europa, l'Egitto, l'Asia centr., gli Stati Uniti; ha vissuto dal 1900 al 1905 per molti mesi dell'anno a Parigi e a Londra. Scrittore d'arte, ha commentato dal 1895 tutti i fatti più importanti dell'arte europea: espos., scoperte, legislaz. Ha fond. nel 1920 la riv. Dedalo, che tuttora dirige. Ha ideato e presieduto le due più vaste espos. retrospettive d'arte fatte in It. : La Mostra del Ritratto Ital. dal 1500 al 1900 (Firenze, Pai. Vecchio, 1911) e la Mostra della Pittura Ital. del '600 e '700 (Firenze, Pai. Pitti, 1922). Ha dato al teatro Garofano rosso (comp. Calabresi, Roma 1902) e II matrimonio di Casanova (in collab. con R. Simoni, comp. Fal-coni-Di Lorenzo, Carignano di Torino, 25-1-1910). Ha fond. e dirige presso la Casa Frat. Treves la raccolta Le più belle pagine degli scrittori ital. scelte da scrittori viventi, giunta al 40° voi. Volont. di gu., 2 volte decor. al V. M., 3 volte prom. per mer. spec., fu incaricato dal Com. Supr. di salvare e proteggere gli oggetti d'arte e i monum. della zona di guerra.
   Op.: Alla scoperta dei letterati, Milano, 1894; Il vecchio (roin.), ib., 1895; Il gioco dell'amore (id.), ib., 1897; Le vie del peccato (nov.), ib., 1898; L'America vittoriosa, ib., 1898; L'Albania, Torino, 1902; L'America e l'avvenire, ib., 1905; L'Espos. di Milano, ib., 1906; I capricci del conte Ottavio, ib., 1907-09; Il Monum. a Vitt. Emanuele II, ib., 1907; L'Espos. di Venezia, ib., 1908-10-14; Il matrimonio di Casanova (comm., in collab. con R. Simoni), ib., 1909; Ritratti d'artisti ital., ib., 1911-23; Donne uomini e burattini (nov.), ib., 1912; L'amore e suo figlio (id.), ib., 1913; Mimi e la gloria (id.), ih., 1914; I monumenti ital. e la guerra, ib., 1916; Il martirio dei monumenti, ib., 1918; Monumenti danneggiati e opere d'arte asportate dal nemico (nella Relaz. della R. Commiss, d'inchiesta sulle violaz. del dir. delle genti), Roma, 1919; Roma e le Provincie liberate, Milano, 1919; I nani tra le colonne, ib., 1920; Raffaello e altre leggi, ib., 1921; Confidenze di pazzi e savii sui tempi che corrono, ib., 1921; Mio figlio ferroviere (rom.), ib., 1922; La pittura ital. del '600 e '700, ib., 1923; Cose viste, ib-, 1923-24-26 ; Scrittori che si confessano, ih., 1926; Il Ritratto Ital. dal 1500 al 1800, Bergamo, 1927; Tintoretto, Canova, Fattori, ib., 1928; Ugo Foscolo, ih., 1928.
   [Cfr.: G. De Fbenzi, Candidati all'immortalità; L. Russo, / narrato-ri, p. 173; G. d'Annunzio, cit. pref. all'ediz. ingl. di Cose viste].
   Olivero Matteo, pittore, n. ad Acceglio il 15-VI-1879 da Matteo e da Lucia Rosano.
   Sai uzzo (Cuneo), piazza del Municipio.
   Alunno di G. Grosso, A. Tevernier e P. C. Gilardi all'Acc. Albertina di B. A., si è dedicato più spec. al paesaggio. Ha partecipato alle principali esposizioni naz. e internaz. (Venezia, Roma, Torino, Milano, Bologna, Parigi, Bruxelles, Monaco di Baviera, ecc.), riportandovi anche vari premi, come una med. d'oro del Min. della P. I. all'Esposiz. Naz. di Rimini (1909), una med. di bronzo all' Espos. Internaz. di Bruxelles (1910), una med. d'oro all'Espos. Internaz. di Monaco di Baviera, 1913), ecc. Alcune sue opere si trovano in pubbliche raccolte; p. es. Mia madre (Museo d'arte Mod. di Torino), e Contadini (Museo d'Arte di Lima, Perù). E' SOn. dell'Acc. Albertina.
   Olivetti Camillo, industriale, n. ad Ivrea il 13-VIII-1868 da
   Salvatore e da Elvira Sacerdoti. L. ing.