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   Chi è ?
   Vincitore di vari concorsi (per un dipi, agli espositori della I Bienn. Decor. di Monza e pel manifesto della II Bienn. di Monza) e premi (es., med. d'arg. del Min. della P. I. per « una stanza da giuoco di bimbi » alla I Bienn. di Monza), ha esposto alle principali mostre ital., ha fatto parte di varie giurie artistiche ed ha visto accolto varie sue opere in pub-bl. raccolte (es., Una strada e Aratura al Museo Mussolini di Roma). E' anche illustratore di libri e riv.
   Orvieto Angiolo (Base del Marzocco), scrittore, n. a Firenze il 18-VI-1869 da Leone e da A-malia Cantoni. L. filos.
   Firenze, Il Poggiolino alla Pietra, tel. 20721.
   Nipote dell'umorista Alberto Can- j toni e crit. e poeta a sua volta, fu già fond. e dir. del Marzocco, pres. della Soc. L. da Vinci, soprintend. del R. Ist. di Studi Sup., pres. del-l'Uff. Notizie e vice-pres. della Preparazione Civ. durante la guerra. Ha composto, oltre a vari volumi di liriche, i libretti Chopin (1901) e Mo-sè (1905) per maestro Orefice.
   Op. : La sposa mistica (versi), Firenze, 1893; La Sposa mistica - Il velo di Maya, Milano, 1898; Verso l'Oriente (liriche), ib., 1902; Le Sette Leggende (poemetti), ib., 1912; Poesie di amore e d'incanto (vers. dall'inglese), Firenze, 1923; Primavera della Cornamusa, ib., 1925.
   Orvieto Laura (Mrss Hell), scrittrice, n. a Milano il 7-III-.... da Achille Cantoni e da Maria Cantoni.
   Firenze, Il Poggiolino alla Pietra, tel. 20721.
   Autrice di libri per la gioventù e collab. del Marzocco, durante la guerra fu isp. delle Samaritane al servizio degli ospedali mil.
   Op. : Storie della st. del mondo, Firenze, 1912 (7» ed., 1924); Principesse, bambini e bestie, ib., 1914; Sono la tua serva e tu sei il mio Signore: così visse Fiorenza Nightin-gale, ib., 1920.
   Òsimo Vittorio, preside di liceo, n. a Monticelli d'Ongina il 3-IV-1877 da Raffaele e da Paolina Finzi. L. 11.
   Milano (20), via Kramer 4.
   Già prof, nei RR. Lic.-Ginn. (1901- ! 15), provved. agli studi a Catanzaro, i Ancona, Mantova e Milano (1915-23), 1
   dal 1923 è pres. di liceo, attualm. di quello di Vigevano. Ha collaborato o collabora al Giorn. st. della letter. it., alla Riv. d'Italia, all'Illustraz. ital., alla Rass. bibliogr. della letter. it., ecc., ed ha curato l'ediz. degli Scritti poi. scelti di N. Machiavelli per l'ed. Vallardi e della Mandragola dello stesso per i Classici del ridere dell'ed. Formiggini.
   Op.: Studi e profili, Palermo, 1905.
   Osta Amelia (Flavia Steno, Ariel, Mario Beni), pubblicista, n. a Lugano il 25-VI-.... da Giovanni e da Adelaide Brughiera.
   Genova, via Montevideo 2/8, tel. 31519.
   Red. del Sec. XIX di Genova dal , 1899, fondò e diresse La Chiosa (1919-1925), collabora a vari per. it. e stran., e ha dato al teatro (in col-laboraz. con Willy Dias) Il triste gioco (comp. Falconi-Tina di Lorenzo, Genova, 1918). Molti suoi rom. escono in append. nei quot., di regola col pseud. F. Steno.
   Op. : Mignon Sartori, Torino, 1898; Senza macchia, ib., 1898; L'istitu-trice del baronetto inglese, ib., 1899; L'ultimo sogno, Milano, 1902; Il pallone fantasma, ib., 1903; La nuova Eva, Palermo, 1903 (2a ed., Milano, 1907); Così la vita!, Milano, 1905; Fra cielo e mare, ib., 1906; La veste d'amianto, ib., 1909; Il sogno che uccide, ib., 1910; Il miraggio, ib., 1912; Oltre l'odio, ib., 1914; [A-riel], Il germanesimo senza maschera, ib., 1916; Guerra di popolo, ib., 1916; Il volto della felicità, ib., 1918; [Mario Deni] , Per non dimenticare, ib., 1919; Gli orfani dei vivi, ib., 1927; Il silenzio ardente, ib., 1928.
   Osti Giuseppe, professore u-niv. e avvocato, n. a Bologna il 29-X-1885 da Alfonso e da Adele Pradelli. L. giur.
   Studio : Bologna, via Marsili 2 A, tel. 1207.
   Abitaz. : Bologna, via S. Petronio Vecchio 37.
   Entrò nell'insegnam. super, nel 1915 insegnando successivam. a Camerino, Ferrara, Trieste, Messina, Parma, Modena. Dal genn. 1927 insegna istituz. di dir. privato nell'Univ. di Padova. I suoi studi, pubblicati in Riv. di dir. civ., Riv. del dir. com-merc., Alpe, Riv. di dir. agrario, ecc., riguardano la clausola « rebus , sic stantibus » nel suo sviluppo stor., I una teoria della sopravvenienza, la revisione critica della teoria sulla