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Chi è?
Dizionario degli italiani d'oggi

A.F. Formìggini Editore in Roma, 1928, pagine 491

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Dizionario degli Italiani d'oggi
   375
   raccolta del Re (Amore di pavoni in giardino), ecc.
   Pea Enrico, poeta e drammaturgo, n. a Serravezza il 29-X-1881 da Mattia e da Giuseppa Gasperetti.
   Viareggio (Lucca).
   Da ragazzo, rimasto orfano, fece il contadino, il pastore e infino il marinaio su navicelli di piccolo cabotaggio. A 15 anni emigrò in O-riente e lavorò a lungo da meccanico al porto d'Alessandria ed alle Ferrovie Egiziane. Rimpatriato, si dedicò al commercio del marmo, che tuttora esercita. Gestisce anche il Politeama di Viareggio. Dei suoi lavori ha ripudiato, « come opera blasfema », Giuda, rappr. nel 1917.
   Op. : Fole, Pescara, 1909 (2a ed., Napoli, 1918) ; Montignoso (poemetti), Ancona, 1912; Lo Spaventacchio, Firenze, 1914; Giuda, Napoli, 1917; Rosa di Sion (dramma), ib., 1918 (2a ed., Torino, 1922); Prime pioggie (dramma), Milano, 1923; Parole di scimmie e di poeti (comm.), ib., 1924; Moscardino (rom.), ib., 1924; Il volto santo (id.), Firenze, 1925.
   Peano Giuseppe, professore univ., n. a Spinetta di Cuneo il 27-VIII-1858 da Bartolomeo e da Rosa Cavallo.
   Cavoretto (Torino).
   Prof, di calcolo infinit. nell'Univ. di Torino, SN. Acc. di Torino, SC. Acc. Line., Ist. Lomb. e varie Acc. it. e straniere, ha più di duecento pubblicaz. relative all'analisi dei fondam, del calcolo infinites., al calcolo geometr. ed alle sue appli-caz. alla logica matem. (per la quale ha introdotto un nuovo sistema oggi generalm. adottato). E' pres. e dir. dell'Accad. prò Interlingua che diffonde un sistema di latino semplificato (sine flexione).
   Op. : Tratt. di calcolo infin., Torino, 1884; Applicaz. geometr. del calcolo infin., ib., 1887; Calcolo geometr., ib., 1888; Lez. di calcolo inf. ib., 1893; Formulario mathematico, ib., 1894-1908.
   Pecchiai Pio, archivista, n. a Pisa il 22-111-1882 da Primo e da Maddalena Saltini. D. pa-leogr.
   Milano (20), via Ciro Menotti 12.
   E' archivista-capo degli Istituti O-spitalieri di Milano, diresse già la Miscellanea di erudiz. di Pisa (1905)
   e la Cultura italica di Roma (1907-08), ed ha collaborato o collabora a-gli Studi stor., all'Arch. stor. lomb., al Giorn. stor. della letter. ital., alla Perseveranza, ecc.
   Op. : L'opera della Primaziale pisana, Pisa, 1906; Gloriosa Pisa, Roma, 1907; Guida dell'Ospedale Maggiore di Milano e degl'istituti annessi, Milano, 1926; S. Francesco d'Assisi e&la missione della Povertà, ib., 1926; L'Osp. Magg. di Milano nella storia e nell'arte, ib., 1927; I ritratti dei benefattoin dell'Osp. Magg. di Milano, ib., 1927.
   Pecchia Giuseppe, pubblicista, n. a Torino l'll-V-1879 da Giovanni e da Caterina Amosso.
   Torino (16), via Bidone 26.
   Autore di rom., versi e nov., ha dato al teatro Una tragedia a Montecarlo (Teatro Torinese di Torino, 17-XII-1907) e II conte di Cavoretto (comp. Casaleggio, Torino, 1909).
   Op.: Il sepolcro dei vivi, Milano, 1906; Ah! quei mandolinisti, Torino, 1916.
   Pecci Filippo (Anselmo Preti), prelato, n. a Tramutola il 24-XII-1868 da Domenico e da Carolina Mazziotta. L. 11.
   Matera, Episcopio (dal novembre all'aprile).
   Acerenza (Potenza), Episcopio (dal maggio all'ottobre).
   Monaco della Congregaz. Bened. Cassinese col nome di Anselmo, insegnò già lett. lat. e greche nel Lic. della Badia bened. di Cava dei Tirreni, fu pref. degli studi dello stesso e rettore del convitto laicale, vesc. di Tricarico (22-VI-1903). Dal 6-IX-1907 è arciv. di Acerenza e Matera, abate di S. Michele Arcangelo di Montesca-glioso e ammin. apost. della diocesi di Potenza e Marsico Nuovo.
   Pecci Stanislao, conte, agricoltore, n. a Roma il 9-XII-1891 da Riccardo e da Maddalena Vincenti Mareri Cenci Bolognesi.
   Roma (10), via Pisanelli 40, tel. 22490.
   E' il principale rappresentante della fam. Pecci, originaria di Siena, dalla quale uscirono Lodovico, colonnello nell' esercito napoleonico, Gioacchino (papa col nome di Leone XIII) e Giuseppe, cardinale, e porta ì tit. di conte, nob. romano, nob. di
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