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Chi
da Nunzio Nicola e da Paolina Motta. L. 11.
Milano (13), piazza E. Duse 1.
Inc. di lingua e lett. spagn. nell'Univ. di Milano, si è dedicato agli studi romanzi e spec. alla civiltà spagnola, ed anche alla st. del Ri-sorgim., con varie pubblicaz. apparse nel Giorn. st. della lett. it., negli Studi mediev., nell'Arc/i. st. lomb., nel Colombo, nella Illustrai, coloniale.
Op. : Gli influssi di Dante, del Petrarca e del Boccaccio nella lett. spagn. del 'UOO, Milano, 1902; St. della lett. spagn., ib., 1907.
Saponaro Michele, scrittore, n. a S. Cesario di Lecce il 2-1-1885 da Giambattista e da Antonietta Santo. L. giur.
Milano (20), via Piave 7, tel. 20697.
Già sottobibliot. govern. (1911-1916), ha collaborato o collabora con nov. e art. al Resto del Carlino, alla Stampa, e al Corr, della Sera, e scrisse note drammatiche ne La Sera.
Op. : La vigilia, Roma, 1914; Peccato, Milano, 1919; Fiorella, ib., 1920; Amore di terra lontana, ib., 1920; La casa senza sole, ib., 1920; Nostra madre, ib., 1921; Le mie cinque fidanzate, ib., 1922; L'altra sorella, ib., 1923; L'adolescenza, ib., 1925; Inquietudini, ih., 1926; Viaggio in Norvegia, ib., 1926; La giovinezza, ih., 1927.
Sapori Armando, archivista, n. a Siena l'll-VII-1892 da Giuseppe e da Zuleika Lenzi. L. giur.
Firenze (7), via Valfonda 35a.
E' funz. dell'Arch. di Stato di Firenze e autore di studi stor., alcuni editi in Arch. stor. it. e Rass. stor. del risorg. E' SR. Dep. di st. p. Tose.
Op. : Luigi Serristori, Firenze, 1925; La crisi delle comp. mercant. dei Bardi e Peruzzi, ih., 1926.
Saraceno (II), pseud. di Lodi Luigi.
Sardi Alessandro, barone di Revisondoli, avvocato, deputato al Parlam., n. a Sulmona il 25-1-1889 da Gennaro e da Concetta Paduano Colajanni. L. giur.
Sulmona (Aquila), palazzo Sardi.
Roma (34), corso d'Italia 92, tel. 30521.
Discend. da antica fam. originaria di Pisa, la quale dette guerrieri, magistrati, prelati e una santa, fu decor. in guerra di una med. d'arg. e una di br.; dopo l'armistizio fu in Cina in miss, pol.-mil. e volò per primo, col cap. Riva, nel cielo della Cina su apparecchio ital.; al ritorno in patria fu tra gli organizzatori dei combattenti e poi dei fasci d'Abruzzo, eletto sindaco di Sulmona (1920), cons. prov. e pres. del Cons. Prov. di Aquila, deputato fase, alle leg. XXVI e XXVII (Aquila, Abruzzo). Alla Camera è stato M. della Commiss. Fin. e Tesoro, rei. dei dis. di legge per la eolo-nizzaz. della Somalia e dell'Eritrea, e per la pensione alle fam. di Battisti e di Sauro. Durante la marcia su Roma fu a capo delle legioni a-bruzzesi nella colonna Bottai, e dopo fu nominato sottos. ai LL. PP. (nov. 1922-lugIio 1924), M. del dir. naz. fase. (sett. 1924-giu. 1925), del. alla Confer. interalleata per la Pace del 1925 ed a quella del Commercio del 1926, M. della delegaz. it. per le onoranze a Santorre San-tarosa in Grecia (1925). E' pres. dell'Assoc. Italo-Americ. in Roma dal 1923.
Sarti Carlo Gaspare 'Ser Ciappelletto, Rideau), pubblicista, n. a Bologna il 3-VI-1870 da Pietro e da Maria Fabbri.
Parigi (2), rue Brongniart 2.
Esordì nel Resto del Carlino nel 1895, fondò gli umoristici Bologna che dorme e L'Italia ride e nel 1900 entrò alla Tribuna, che lo ebbe poi corrisp. parigino dal 1909 al 1926. In Roma fondò la riv. cinofila letter. Il Cane. Attualm. è crit. teatr. parigino della Stampa, red. del-l'Intransigeant e proprietario d'una trattoria italiana all' insegna delle « Due Torri » nel Boulevard S. Ger-main.
Op. : Il teatro dialettale bolognese» Bologna, 1895; Ridendo (nov.), Torino, 1905. '
Sartorio Giulio Aristide, pittore, n. a Roma l'll-H-1860 da Raffaele e da Angiola Poletti.
Studio: Roma (41), via di Porta S. Sebastiano 23 b, tel. 1688 (Horti
Galateae).
Già prof, nella Se. di B A di Weimar, dopo aver viaggiato in tutto il mondo, tornò in Italia nel 1900. Sue tele si trovano nella Gali.