Storia d'Ancona dalla sua fondazione di Agostino Peruzzi

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      LIBRO X.
      6lrantamila, se finalmente a1 vecchi annali di Modena cui meglio ha fede il Muratori, di fanti quindicimila, di cavalli cinquemila , di balestrieri diecimilai Ma circa alle feste di Natale giunse in Roma vie più ingrossato di guelfi toscani, ferraresi, anconitani, spo-letani, per le cui terre passò.
      Solennemente coronato Carlo re di Sicilia e di Puglia , nella basilica vaticana , il giorno ^66' della Epifania , dopo avere prestato alla santa sede il giuramento di ligio omaggio e di fedeltà, marciò contro il nemico. Una battaglia decise il grande litigio: a me non appartiene descriverla. Manfredi disperatamente combattendo , vi fu morto. Le anconitane schiere per opere di valore tanto vi si segnalarono , che il' ebbero da re Carlo e lodi e premii d' onore. Ancona fu regalata del privilegio di aggiungere allo stemma suo proprio i gigli d' oro, ed il rastrello vermiglio.
      Già dopo la partenza delle schiere manfrediane, il cardinale Simone, legato della Marca, erasi impadronito e di Jesi , e di altre città e castella. Onde in una lettera, dal pontefice scritta, come si ha dal Rainaldi , al cardinale Ottobuono, potè egli dire, tra le altre cose, che tutta era tornata la Marca alla sua ubbidienza.
      Per la morte di Manfredi posava alquanti nella Marca il furore de' partiti; ma non che-tava ia febbre delle municipali rivalità : tristo argomento, che un solo colore, e sempre scuro, e sempre lo stesso , imprime alla storia di que' tempi sciaurati , non senza noia e di chi scrive e di chi legge. Ecco in quest' anno appunto, narra il Campagnoli seniore, insorgere una feroce guerra tra' maceratesi e anconitani. Per quale ragione gli ami contro gli altri corressero alle armi, qual de' due popoli fosse il provocatore, quali di quella guerra le vicende , nè egli , nè più antico scrittore mandollo alla memoria delle lettere. E questa aridezza di no-


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Storia d'Ancona dalla sua fondazione all'anno MDXXXII
Volume Secondo
di Agostino Peruzzi
Tipografia Nobili Pesaro
1835 pagine 461

   

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