Storia d'Ancona dalla sua fondazione di Agostino Peruzzi
12 STORIA. D'ANCONAtizie pił Ancóra fa grave quella noia, come a chi faccia viaggio per Un tutto nudo e incolto deserto. Dallo strumento di concordia, che poi intervenne, si conosce solamente, che furioso fu il guasto fattosi a vicenda, e gravissimi i danni recati a1 loro distretti. E sembra per avventura che la ingiusta aggressione fosse' da' maceratesi, i quali perciņ dovettero obbligarsi di pagare agli anconitani la somma , non piccola per que1 tempi, di lire seimila. Questo strumento puņ leggersi presso lo stesso Compagnoni; ed ha la data del i3 ottobre 1269 , vacante la sedia apostolica.
Il 29 novembre 1268 moriva il pontefice Clemente Iv. Dopo una assai lunga vedovanza della romana chiesa, elessero finalmente i cardinali , con unanime consentimento, a pontefice Tealdo , o Te* baldo, come altri il chiamano, piacentino, della nobile famiglia de* Visconti, non cardinale , ma semplice arcivescovo di Liegi, uomo di santi costumi , e venerato come santo , il cui uffģzio la chiesa romana, e questa ferrarese, a cui mi glorio di appartenere, celebrano il i4 di febbraio. Parve maravi-gliosa la elezione di lui ; perchč ed egli trovavasi allora in Accone, ossia Acri di Soria , in servigio della cristianitą, ne da alcuno de* cardinali elettori era conosciuto. Chiamossi Gregorio X.
Prima perņ, che io passi oltre , debbo rammentare , che nel 1270 fu edificato il grandioso palazzo comunale, nella piazza , ora del Gesł, un tempo detta della farina, sul disegno del pittore, e scultore, ed architetto Margaritone d' Arezzo. Superba e solidissima mole ; a cui estimare, qual sia e quanta, a guardo ancora non perito dell' arte basta mirarla dal lato, che volge al porto. « Ne fece il Margaritone, scrisse il Vasari, il disegno alla maniera « greca; e che č pił, fece di scultura, nella facciata « principale, eh'č sulla piazza, otto finestre, delle « quali ha ciascuna, nel vano di mezzo, due colon-
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