Storia d'Ancona dalla sua fondazione di Agostino Peruzzi

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      6o STORIA D' ANCONAto, the respinse in alto la veneta flotta, la ruppe, la pose in fuga, ne conquistò sei triremi. Ciò non niegano gli stessi storici veneti : sebbene quel disastro attribuiscano ad un violento fortunale, subitamente insorto, che quelle triremi (dicono) sospinse e conficcò nella spiaggia (essi scrivono scogli) di Senigallia. Il vero è, che Tarmata vincitrice trionfalmente le trasse nel porto d' Ancona tra1 plausi e le feste di tutto il popolo. Le conquistate bandiere si conservarono lungo tempo; e il vecchio nostro cronista La-zaro Bernabei attesta di averle egli medesimo vedute nella così detta cassa degli argenti.
      Prestamente racconciarono gli anconitani il loro naviglio, accresciuto delle sei triremi conquistate, ben prevedendo, che la possente emola repubblica affretterebbesi a vendicare le antiche offese e le recenti sconfitte. Infatti non tardarono i veneziani a correre nuovamente contro Ancona, dando questa volta il comando della loro armata a Marco Michieli. x Non gli attesero gli anconitani, audarono essi loro animosamente all'incontro, e sfidaronli alla battaglia, £ con tanta perizia e con sì ostinato valore la combatterono, che dopo molte ore di combattimento, e con grande strage, conquistate due galee, fracassate? ne altre, misero le restanti in fuga, e con nuovo trionfo ritornarono al porto. ISè questo secondo di-» sastro niegano le veneziane storie; ma ne danno a scusa, perchè l'anconitana squadra avvicinandosi con sulle poppe le venete bandiere, tolte alle sei galee, che dicemmo sconfitte, e catturate sulla spiaggia di Senigallia, da'veneti furono credute venete, onde poi il disordine e la fuga. Aggiungono, che il loro capitano tornato in Venezia, fu posto in prigione. E certamente, se quello stratagemma fu vero; tanto imperito fu il capitano di Venezia a cadervi, quanto il capitano d'Ancona perito ad immaginarlo e ad ese^ guirlo. Il veneto non seppe vincere, perchè non seppe combattere.


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Storia d'Ancona dalla sua fondazione all'anno MDXXXII
Volume Secondo
di Agostino Peruzzi
Tipografia Nobili Pesaro
1835 pagine 461

   

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