Storia d'Ancona dalla sua fondazione di Agostino Peruzzi

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      LIBRO X. 6lper dargli braccio, e reprimere i turbolenti spiriti, il pontefice investisse del marchesato d'Ancona Giovanni dalla Colonna. Il Saracini si avvisò di porre in dubbio , se dal pontefice , o dall' imperatore Rodolfo avesse il Colonna quella investitura. Due errori: e il suo dubbio, e che Rodolfo fosse imperatore. Dopo i giuramenti di Rodolfo non può rimaner dubbio alcuno, che questo pietoso re volesse arrogarsi alcun atto di domiuio sui dominii della chiesa: e vedemmo come prontamente ammendasse il fallo del suo gran cancelliere per conto dell' Esarcato e della Pentapoli. Errore poi più manifesto è, che Rodolfo fosse mai imperatore. Ben fu designato all'impero, ma per interposte difficoltà non n'ebbe mai la corona. Il Saracini però, uomo religioso, de-guo è di scusa , perchè scriveva in tempi, ne' quali nè 1' arte critica si conosceva gran fatto , nè tanti monumenti erano prodotti alla luce. Per testimonianza del Dolfi, citato dal Saracini, era podestà d'Ancona il nobile Giovanni Angelelli da Bologna.
      L'anconitano marchese Colonna era inviatoA a Rimino per indurne a concordia quel co- * mune , e Malatesta da Verrucrhio : ma non poteva riuscirvi. Vi riuscì Stefano dalla Colonna , creato dal pontefice conte della Romagna, mandando il Malatesta a confine nel suo castello di Roncofreddo. Sceglievansi a podestà gli anconitani Bonifazio di Gherardo Buglia, pure da Bologna: e per ottenerlo inviavano loro oratori al bolognese senato. Rispondeva essere il Buglia prigioniero di guerra de' parmigiani. E pertanto gli oratori anconitani, congiuntisi ai bolognesi, domandarono ai parmigiani; e questi alle loro preghiere lo lasciarono in libertà.
      Il 1289 stato era funesto alla cristianità di Soria. Gì' infedeli aveano tolto ad essa la ricca e deliziosa città di Tripoli , e più altre terre. E già 1' estremo eccidio sovrastava ad Accone ( l'antica Tolemaide , ora san Giovanni d' Acri ) ,


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Storia d'Ancona dalla sua fondazione all'anno MDXXXII
Volume Secondo
di Agostino Peruzzi
Tipografia Nobili Pesaro
1835 pagine 461

   

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