Storia d'Ancona dalla sua fondazione di Agostino Peruzzi

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      STORIA. D'ANCONApopolosissima, e ricchissima città, commerciale rr truovo delle orientali e delle occidentali nazioni. Il pontefice sollecito di conservare queir ultimo possedimento a'cristiani, d' onde, quando che fosse, rannodati potessero per avventura ricuperare quanto aveano già con tanto sangue e tanti tesori conquistato , e poscia perduto in Oriente, e di nuovo liberare dal barbarico servaggio la santa città , non lasciava di eccitare con tutti i nervi dell' apostolico suo zelo, non pure l'Italia, ma tutt'i principi, a prendere la croce , e accorrervi con valida mano alla difesa. Ma i principi intenti erano a farsi guerra I* un 1' altro , e i popoli colle intestine fazioni si consumavano. Nondimeno alla voce del santo padre si commosse 1' Italia. Il Muratori sulla testimonianza della cronica parmense ci narra, che della sola città di Parma seicento uomini presero la croce, e si avviarono colà: e così in proporzione nelle altre città.. Traile quali i nostri storici noverarono Ancona, che mandovvi navi, armati ed armi. E bene aveva ella ragione "di non restarsi , perciocché olire lo zelo della religione, che 1'infiammava, sollecitavanla an» cora gl'interessi del commercio, che vi esercitava, e de'grossi capitali, che vi aveva.
      Ora tra/ per questa ragione, che gli ansaci conitani non vi mancarono, e per un' altra , che ad illustrazione della nostra storia, l'amor del vero non mi permette di tacere, e che tra poco soggiungerò , alcune parole debbo dire della caduta d'Accone, ossia di Acri. Gli aiuti, che dalla Italia vi giungevano, troppo erano deboli e scarsi ; e giunta era ornai per Accone l'ora estrema. Dopo la caduta di Gerusalemme era ella sorta al più alio grado di floridezza. Ma inordinato, e confuso, ed incomposto n'era il governo, se governo può dirsi ; perchè divise per quartieri le diverse nazioni, che vi stanziavano, e gli ordini cavallereschi, nessun politico viticolo stringevali insieme, e ciascuno e ciascuna reg-


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Storia d'Ancona dalla sua fondazione all'anno MDXXXII
Volume Secondo
di Agostino Peruzzi
Tipografia Nobili Pesaro
1835 pagine 461

   

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