Storia d'Ancona dalla sua fondazione di Agostino Peruzzi

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      6o STORIA D' ANCONAtra' quali il patriarca di Gerusalemme , sommersos» colla barca, che lo portava. Immenso iu il bottino delle immense ricchezze, che v'erano accolte. Spaventati alla notizia di quella deplorevole catastrofe i cristiani, eh' erano in Tiro , abbandonandola , si ritrassero in Cipro : la città di Baruth cadde per tradimento in balìa degli infedeli : ogni altro loro possedimento perdettero i cristiani, e dopo forse du-geuto anni di sangue sparso, di corsi e ricorsi pericoli, di atrocissime guerre, di profusi tesori, un angolo non rimase loro in quelle parti, che fosse loro. A tanta calamità in questesso anno si aggiunsero la morte del pontefice , la morte del pietoso Rodolfo, ed una lunga vedovanza della suprema cattedra apostolica,
      Ora dirò la seconda ragione, per cui avvisai di dovere con alquante più parole narrare quella lacrimabile caduta d'Accone. Lazaro Bernabei , antico nostro cronista, così lasciò scritto ( c. 34 ) nella sua cronaca : « Messer Francesco Petrarca nel suo libro « degli imperatori e pontefici narra: la città d'A ncona fu espognata da' saraceni , dicendo in queste simili parole: nel 1291 li saraceni andato ad « campo di Ancona, avendola per quaranta dì combattuto la presono, abrusolla , e iu tutto la spianorono. Il perchè INicolao papa IV contra de loro a per tutte le terre de' cristiani l'indulgenza della « croce te' predicare. » Male il Bernabei trovò scritto. Il Petrarca Accone scriveva, non Aucona. Ecco le genuine parole di lui nella cronachetta delle vite de* pontefici e imperatori ( in Nicol. IV ): « et « nel 1291 , i saraceni andati a campo ad Accone « avendola per quaranta dì combattuta la presono , « ed arsonla , ed in tutto la spianarono. » Gli altri anconitani, che ripeterono le parole del Bernabei, senza esame le ripeterono, e caddero in gravissimo errore, da tutte le storie contraddetto, e dalla ragione critica.


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Storia d'Ancona dalla sua fondazione all'anno MDXXXII
Volume Secondo
di Agostino Peruzzi
Tipografia Nobili Pesaro
1835 pagine 461

   

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