Storia d'Ancona dalla sua fondazione di Agostino Peruzzi
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STORIA. D'ANCONAvastavano la provincia, e tutti i forti luoghi espugnavano ed abbattevano. Allora fu inviato il cardinale di Pelagrua ; allora si gridò la crociata ; allora vennesi alle armi. E il giorno di sant' Agostino venuto essendosi a battaglia vicino al Po, furono i veneziani pienamente sconfitti, colla perdita, si disse , di sei mila di loro, parte uccisi di ferro, parte fuggendo sommersi in Po.
Tutto questo da un imparziale e veridico storico doveasi dire, perchè si giudicasse, se ingiusta fosse quella bolla. Ma se quella fu ingiusta-, adunque giuste furono la invasione non provocata, le violenze, la perfidia, la barbarica crudeltà de' veneziani !..... E ciò dico a chi ripete il Muratori, egiura sulle sue parole.
Ancona ubbidì alla sentenza pontificia ; e i veneziani, che vi avevano stanza e commercio, vi furono acerbamente trattati, e spogliati delle loro merci, e cacciati. Umori grossi erano stati sempre tra essi e quelli; ricordayansi le angherìe e le guerre ad Ancona fatte; mal tolleravasi l'esclusivo dominio, eh'ei volevano arrogarsi del mare; godevasi della loro depressione. Al rigoroso eseguimento di quella rigorosa sentenza, no il solo desiderio di compiere il pontificio comando gli eccitava, ma l'amore dell'interesse, e'1 tarlo della rivalità, e qualche ancora sentimento di vendetta; nè v' occorrevano per certo altri eccitamenti, come con tanto rispetto si scrisse , di predicanti fanatici.
Intanto Arrigo di Lucemburgo, religioso 3lC' e saggio principe, per gli uffiizii del pontefice stato era nel i3o8 eletto re de' romani. Ma non venne in Italia prima del i3io. Nel seguente ebbe in Milano la corona italica : la imperiale nel i3i2. Grande era la speranza, che per lui cesserebbe quella ferocia del parteggiare, che divideva ed' armava italiani contro italiani, e d' italiano sangue fraterno bruttava le italiane contrade. Grandi
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