Storia d'Ancona dalla sua fondazione di Agostino Peruzzi

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      LIBRO X.
      6lvirtù erano in quel principe, grande il valore, grande l'amore della pace; e grandemente visi adoperò. Ma non face» frutto: anzi tutto il contrario ne avvenne per le matte gare de' municipii, unicamente volti a ribellare e straziarsi. Così da quelli intende-vasi libertà! Scomposta libertà, che mutavasi in tirannide.
      Vero è però, che meglio in Ancona intende-vasi, e pel giusto temperamento de' due elementi 1' aristocratico e '1 democratico, e per la saggezza de' maestrati, e per la modestia de' nobili, e pel tranquillo carattere de' popolani. Onde in lei nè frequenti, nè feroci vediamo que'turbamenti, da cui travagliate erano le altre città. Che se vediamo anche lei insorgere alcuna volta a ribellione, e più spesse volte mescolarsi in quelle meschine ma funeste gare municipali; non a suo vizio, ma de' tempi, si deve attribuire; e il più delle volte provocata era, il meno provocatrice. Perciocché se le altre avevano che invidiare a lei, e le invidiavano, nulla ella aveva a invidiare loro, nè invidiava.
      Nel i311 concorsero essi ad una militare spedizione col loro marchese. Questi era Raimondo di Aspello, guascone di patria, nipote del pontefice. Pesaro e Fano eransi ribellate. Per ricuperarle alla sedia apostolica andovvi il marchese, siccome il Muratori narra ( ad ann. 1811 ), con una buona adunata di marchiane e anconitane truppe. Facile ev prosperosa riuscì quella impresa.
      A vie più crescere i mali, da cui travagliata era la misera Italia, si aggiunse la A" morte d' Arrigo in Buonconvento per febbri terzane, dapprima non curate e degenerate in perniciose , mentre per la Toscana con valido esercito marciava contro il re Roberto. Corse voce, che fosse spento di veleno, portogli nella particola consecrata da un frale Bernardo da Montepulciano : la qual voce fu bene dipoi accolta, com' è l'uso, da alcuni Storia d'Ancona, Tomo II. 4


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Storia d'Ancona dalla sua fondazione all'anno MDXXXII
Volume Secondo
di Agostino Peruzzi
Tipografia Nobili Pesaro
1835 pagine 461

   

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