Storia d'Ancona dalla sua fondazione di Agostino Peruzzi

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      scrittori protestanti, i quali però non poterono darne alcuna valida pruova. Ma Natale Alessandro e '1 Mansi, ed altri moderni autori tutta hanno chiarita T assurdità di quella calunnia.
      Ora dirò la mala ventura di quel, che pocanzi ho rammentato, marchese d' Aucona. Viaggiava egli per alla Provenza con un Francesco della Torre, e con buona scorta di cavalieri recandosi seco un ricco tesoro, altri dicono di settanta, altri di novanta, altri di dugento mila ducati d' oro, con molta cupidità de' ministri, e con molta miseria de' popoli raccolti in questa provincia. Giunto a Bologna, parve quello ad alcuni nobili ghihellini bolognesi ghiotto boccone da non ricusare. Pertanto un Paganino , conte di Panico, bolognese, accontatosi con altri ghibellini modonesi, si consigliarono di corgli posta addosso, e impossessarsi di quell' oro. Agguatatisi presso Santeusebio su quel di Modena, giuntovi appena il marchese, furongli sopra con risoluta e forte mano di bravi. Si difese egli combattendo quanto potè. Ma ucciso lui nella mischia , uccisi quaranta de' suoi cavalieri, mandati gli altri in fuga, gli assalitori s'ebbero tutto il tesoro, s'ebbero i cavalli, s' ebbero tutta la salmeria, che non vile, nè poca era, degli arredi di lui e de' suoi. Così beatamente vivevasi in quella stagione !
      Roberto re di Napoli avvisava alla so-Ajjj®' vranità di tutta Italia, e facevagli spalla il re di Francia Filippo presso il pontefice, francese anch' esso, e sedente in Francia. Ma gli ruppe il volo la morte di questo avvenuta il 2© aprile. Ritratta con neri colori ne mandarono a' posteri la memoria i ghibellini scrittori: nè il Muratori ri-sparmiolla, uso ad attignere a cronachette private, anziché a' pubblici e sicuri monumenti. Certo sì , è a deplorare, che 1' apostolica Sedia da Roma e dall' Italia trasportasse in Francia ; ove si lungo tempo restò con tanto detrimento della ecclesiastica disci-


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Storia d'Ancona dalla sua fondazione all'anno MDXXXII
Volume Secondo
di Agostino Peruzzi
Tipografia Nobili Pesaro
1835 pagine 461

   

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