Storia d'Ancona dalla sua fondazione di Agostino Peruzzi

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      LIBRO X.
      6ltara, senza pure voltarle in italiano, alquante parole di Girolamo Rossi, storico ravennate, e di Scipione Chiaramonti, storico cesenate, che dicono la stessa cosa con più o meno di brevità. Questo è : che il pontefice scrisse una e due lettere a' governanti provinciali ed a' comuni, comandando loro, stessero in guardia e facessero ricerca, se nei loro distretti capitassero un Lippaccio ed un Andrea di Guzzolino osimani, un Jacopo, un Bernardino, ed altri recanatesi, e un Tarabotto di Rinalduccio Ta-rabotti anconitano, che stati erano eccitatori della rivolta di una gran parte della Marca, e trovatili gì' incarcerassero e desserli in potere del conte Eme-rico. Erano ghibellini costoro ed eretici, e peggio: cultori di un turpe e sozzo idolo li chiama il pontefice in una di quelle sue lettere. Dicono i nostri scrittori, che il Tarabotto nella sua casa tenesse i notturni convegni, sediziosi ad un tempo e sacrileghi. Della famiglia Tarabotti dicemmo più sopra alcuna cosa.
      Per non interrompere il filo della narrazione, ho differito a questo luogo a far pa-rola della traslazione de' monaci di Portonovo. Il monastero de' quali, posto al pie del Cònero, stato era pei tremuoti in gran parte dirovinato, e sempre in pericolo di essere sepolto sotto i macigni per gli ammottamenti del monte. Inoltre era sempre esposto , senza difesa, alle depredazioni dei ladroni di mare e di terra, che non una volta lo aveano spoglio e saccheggiato. In occasione di un fiero tremuo-to, per uno di que' montani ammottamenti, che io diceva, una parte del monastero n'era stata guasta, e non pure ammaccali le membra, ma morti l'abate, alcuni monaci, e alcuni loro famigliari. Con grandi spese e grande travaglio lo avevano rifatto ; ma nuovi scotimenti di terra e nuove frane del monte lo avevano di nuovo ancora rotto e in alcuna parte atterrato. Ciò l'abate e i monaci esponevano al vesco-


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Storia d'Ancona dalla sua fondazione all'anno MDXXXII
Volume Secondo
di Agostino Peruzzi
Tipografia Nobili Pesaro
1835 pagine 461

   

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