Storia d'Ancona dalla sua fondazione di Agostino Peruzzi

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      STORIA D' ANCONAminorità, nobile anconitano. Poco resse la chiesa patria, perchè nel seguente i34g fu da Clemente VI trasmutato in quella di Bergamo. A lui I' autore della cronotassi suddetta immediato successore dà frate Giovanni Tedeschi.
      Se prima del Tedeschi sedesse un Leonardo, ignoto a tutti gli scrittori nostrali, accennato però ' dall'eminentissimo Garampi, dalle cui schede io l'eb-
      bi, mi sembra per al presente di dover dubitare. Egli cita il Waddingo ( V. Vili , p. 3i ), ed il Waddingo cita il Bzovio. Ma il Waddingo confuta un abbaglio del Bzovio. Questo Leonardo si dice mandato dall'imperatore di Costantinopoli al pontefice , ed è detto di stirpe anconitano, cittadino costantinopolitano. Ma prima: è dubbio, se anconitano fosse , o acconitano, quale il Waddingo sospetta in una nota marginale. E secondamente : del suo vescovado nulla si dice. Tornerò in altro tempo su questo proposito.
      A lui però, od al Lanfranco succedette il Tedeschi, che molto giovò ad Ancona presso il cardinale d' Albornoz , e tenne il vescovado fino al i38o. L' anno seguente ebbe a successore Bartolomeo Diario, che ben presto però fu traslatato a Firenze, e creato cardinale di Santa Pudenziana.
      Ora vengo alla dolorosa narrazione de' la-1348 grimevoli casi , che afflissero Ancona , e la prostrarono quasimente del tutto. Nella quale narrazione io mi terrò principalmente all' autorità del nobile e dotto Oddo, ossia Ottone di Biagio, della famiglia Antiqui, il qual cognome si perpetua congiunto all' altro de' conti Cresci , che ne discesero per donne, e ne furono eredi. Que' lagrimevoli casi vide egli stesso, e descrisseli nella sua cronaca de la edìficatione et destructione del Cassaro anconitano , per le cure dell' erudito abate Noja , vicario generale in Ancona, impressa dal Quercetti in Osimo 1774*
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Storia d'Ancona dalla sua fondazione all'anno MDXXXII
Volume Secondo
di Agostino Peruzzi
Tipografia Nobili Pesaro
1835 pagine 461

   

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