Storia d'Ancona dalla sua fondazione di Agostino Peruzzi

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      STORIA D' ANCONA! fper la contrada di Trajano ( ora del porto ) insino al porto , e così pure dalla chiesa di San Marco, e da quella di San Martino, fino alla porta di Capo-dimonte. Abbruciossi il palazzo della piazza della farina , di cui rovinò la terza parte del muro anteriore, e la posteriore, volta alla marina, rovinò poi e per la sua enorme altezza, e per la pressione delle ammontatevi rovine, e de1 resti delle cose abbruciate. Cadde ancora il palazzo de' giudici delle appellagioni posto di rimpetto alla chiesa di San Francesco, intatte però le solidissime volte inferiori, dov' era la beccheria. Tutto fu poi quell' edifizio ad istanza di vari cittadini, fatto atterrare sino alle fondamenta, per comando del cardinale Egidio d' Albornoz. Del resto arsi furono tutti gli altri edifizii della città.
      I pochi cittadini, che al pestilenziale morbo erano sopravissuti, non disperarono di sè ( tanto ne' cuori umani è amore del suolo nativo ! ) nè della patria: vollero rifarla, la rifecero impiegandovi quanto di fortune restava loro. ]N' elessero al reggimento messer Giovanni di Pagnone Cima da Cingoli, di cui ben conoscevano il valore e la prudenza, e cui vollero mostrarsi grati della spontanea carità , colla quale saputo il funesto caso della disastrata città, venuto n" era al soccorso. Per tre mesi egli la resse, rapito da morte 1* ultimo giorno d' ottobre. A guiderdone degli avuti benefizii aveanlo fatto cavaliere, ornandolo del cingolo militare; e a spese pubbliche onoratissima sepoltura gli diedero nella chiesa Cattedrale, presso all' altare di santa Lucia. Nè di tanto contenti, onorar vollero anco dopo la sua morte la famiglia di lui ; onde chiamarono alla podesterìa messer Bartolo suo fratello. Questi accettò 1' orrevolissimo uffìzio, e venne ad esercitarlo.
      Ne però ebbero fine i guai della prosternata città: alla giattura dell'assottigliata popolazione per la peste, delle divorate merci, delle consunte so-
      i.


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Storia d'Ancona dalla sua fondazione all'anno MDXXXII
Volume Secondo
di Agostino Peruzzi
Tipografia Nobili Pesaro
1835 pagine 461

   

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