Storia d'Ancona dalla sua fondazione di Agostino Peruzzi

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      STORIA D' ANCONA! fpugnacoli dell1 antichissima libertà : 1' mia sul Guasco, 1' altra sull' Astagno. E ben presto si videro rizzar travi, formare bertesche, tessere castella, e largo e protondo cavarsi sul macigno, e intorneare un fosso, volendosi che munitissima fosse quella rocca, cui diedero il nome di san Cataldo, e che poi con maravigliosa arte fu in salde e grosse mura edificata dal cardinale d' Albornoz. Ne guari si stette a por mano altresì all' altra di santa Catterina, vo~ lendosi, che 1' una e 1' altra si compiessero ad un tempo; onde non uno, ma due freni, non uno, ma due gioghi, in bocca e sul collo s' avessero i cittadini. I Malatesti tennero Ancona sino alla venuta di quel cardinale.
      Opere pubbliche erano queste : dirò una Ai35o Paro'a d' una privata. Liberio Bonarelli ( questa nobilissima casata sussiste tuttora ) sur una collinetta, che a tre miglia d' Ancona prospetta dav-vicino il mare, edificò un castello, che si disse delie Torrette. Più non esiste. Vi sorse poi il villaggio di questo nome con chiesa parocchiale.
      Il 3 di decembre i352, morì Clemente VI., Ai35a" e ne' dello stesso mese fu collocato sulla sedia pontificale il cardinale vescovo Ostieuse, francese anch' esso, ed imposesi il nome d' Innocenzo VI. Prima sua cura fu ricuperare e riordinare i perduti o turbati dominii della chiesa.
      La lontananza de' pontefici, la incapacità de' ministri che di Francia mandavansi, la insatollabile loro cupidità del denaro, la rapacità de'loro subalterni, le antipatìe municipali, 1* a-buso della libertà, che degenerata in licenza partoriva i piccoli tiranni : tutte queste cagioni avevano dal dominio della chiesa alienato la maggior parte delle città. Alla ricupera di queste inviò Innocenzo suo legato il cardinale Egidio d' Albornoz.
      A noi anconitani importa singolarmente conoscere le notizie di questo cardinale, le cui grandii.


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Storia d'Ancona dalla sua fondazione all'anno MDXXXII
Volume Secondo
di Agostino Peruzzi
Tipografia Nobili Pesaro
1835 pagine 461

   

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