Storia d'Ancona dalla sua fondazione di Agostino Peruzzi

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      LIBBO XI.
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      opere onorato e famoso insino a noi ne mandarono il nome. Personaggio di alti spiriti, di cuore magnanimo, di gran senno, di valore intrepido, usciva di nobilissima prosapia, vantavasi d'essere del sangue dei re di Leone e d' Aragona. Era nato a Cuen-ca, avea fatto i suoi studii in Tolosa. Fu caro ad Alfonso XI., che fecelo suo limosiniere di corte, nominollo arcidiacono di Calatrava, e quantunque giovane , innalzollo all' arcivescovado di Toledo. L' arcivescovale dignità noi tenne ( così andavano que' tempi ) dal mescolarsi nelle guerre; seguì il re nella militare fazione contro i mori della Andalusia, combattendo, salvollo nella mischia, a cui per troppo ardire erasi avventurato nella battaglia di Tarifa, diresse 1' assedio di Algesiras. Succeduto poi ad Alfonso Pietro il crudele, perdette ogni favore e corse pericolo d'essere sacrificato all' odio ed alla vendetta di Maria de Padilla, favorita del re, le cui sregolatezze con molto zelo avea biasimato. Sottrattosi in tempo, si rifuggì in Avignone. Clemente VI. che ne conosceva ed apprezzava i talenti, lo ammise al suo consiglio e creollo cardinale.
      Egli fu il legato e '1 generale, che il pontefice mandò in Italia per rivendicare gli stati tolti o sottrattisi alla ecclesiastica dominazione. Entrovvi nel-1' aprile del 1353 con poche truppe e con più promesse, che copia di denaro. Il suo mandato era, uso le parole del Sismondi, lo storico delle repubbliche italiane del medio evo ( T. YI. ad h. ann. ), il suo mandato era, di rendere alle città la libertà, senz' altra dipendenza, che dalla pontificia sovranità, ed abbassare que' tirannetti, de' quali, nemici egualmente de'popoli e de'papi, odioso era il signoreggiare, e cagione di tutte le sciagure che oppressa-vano le città.
      Non descrivo tutte le sue imprese : ciò è alieno dal mio proposito. Al ricuperamento ,354.55 ed al governo della Marca mandò il cavaliereLaOOQle


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Storia d'Ancona dalla sua fondazione all'anno MDXXXII
Volume Secondo
di Agostino Peruzzi
Tipografia Nobili Pesaro
1835 pagine 461

   

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