Storia d'Ancona dalla sua fondazione di Agostino Peruzzi

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      « in ogni tempo della sede apostolica. E se mai intenderemo), e sapremo, o alcuno di noi intenderà « o saprà, che alcuno contro Sua Santità, e suoi « successori e ministri della sede apostolica, stato, « giurisdizione temporale o spirituale d'essa, trami « inganno , insidie , o tradimento alcuno ; promette tiamo di rivelarlo a sua Santità, Suoi successori, u e ministri. E finalmente promettiamo di operare « in pace, e in guerra contro gì' inimici di Sua San-«« tità, suoi successori e ministri, ed ancora contro « i ribelli di santa chiesa, e di fare tutto quello , « che per legge di vassallaggio, ed obbligo di buoni sudditi ci appartiene, chiamando ciascheduno « di noi in testimonio Iddio e gli uomini : e così « giuriamo sopra questi santi evangeli di Dio ». E in queste parole solenni alzatisi, e toccando il#li-bro degli evangelii giurarono i maestrati , i consiglieri , il popolo : e del pubblico atto rogossi il cancelliere. '
      Volle poscia il vicario Theo, che gli si consegnassero, e gli furono consegnate, le chiavi delle porte della città. Pensossi in seguito ad ordinare la economica amministrazione delle pubbliche rendite e delle spese , e si volle su ciò il general voto di tutta la cittadinanza. Fu pertanto comandato , che tutta si adunasse nella piazza del vescovado. Grosse pattuglie a piedi ed a cavallo giravano per le strade, e intorno al colle del vescovado, sì perchè nessuno mancasse a quella adunanza, e sì perchè disordine o subbuglio non insorgesse. Fu dunque posto in deliberazione, e tu statuito, quali le rendite, quali le imposte eie contribuzioni essere dovessero, e come erogarsi per le comuni spese, per gli stipendii delle truppe, per la custodia della città, e della rocca ; e nominati furono gli utfiziali della municipale tesoreria. Non può negarsi , che assai liberale provvedimento non fosse quello di ordinare i pubblici Itesi, e le spese a voto di popolo.


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Storia d'Ancona dalla sua fondazione all'anno MDXXXII
Volume Secondo
di Agostino Peruzzi
Tipografia Nobili Pesaro
1835 pagine 461

   

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