Storia d'Ancona dalla sua fondazione di Agostino Peruzzi

Pagina (84/461)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      Ii8
      STORIA D' ANCONA! fDopo alcuni mesi fece il cardinale legato il suo solenne ingresso in Ancona. Il chericato secolare con alla testa il vescovo ( era il Tedeschi ) ed i canonici della cattedrale, in isplendidi paramenti, il chericato regolare, la magistratura co' suoi ministri, e mazzieri, e trombetti, e tavolacciui, i corpi delle arti, primo quello della lana, colle loro insegne, e tutto il popolo, uscirongli solennemente all'incontro. Uno stuolo di fanciulli, con rami d'ulivo in mano, cantando precedevano, ardevansi incensi e profumi, bellamente adorne di preziose tapezzerie erano le case, le campane a festa suonavano, lietissime grida di sincera gioia si alternavano. Con tale festivo accompagnamento entrò il cardinale nella città, e direttamente incedette alla cattedrale, dove fu accolto sotto il baldacchino, e donde, orato avendo davanti al Sacramento, passò ad abitare nel palazzo episcopale.
      Due giorni appresso andò a visitare la impropriamente detta rocca di san Cataldo, che costruita erasi da' Malatesti, e più propriamente dovrebbe dirsi, perciocché contesta era di legnami, una di quelle bastile, o bastìe, che usavansi allora, e che ben munite, forti arnesi di guerra riuscivano, a difesa egualmente e ad offesa. Piacquegli la opportunità del sito, e volle, che una solida e vasta rocca di pietre vi si fondasse e fabbricasse, la quale, non di san Cataldo, come chiamata l'aveano i Malatesti, ma papale si nominasse. Afferma il Saracini, che di-segnolla il conte Ugolino Montemarte della Corbara. Tanto affrettò il cardinale quel lavoro, con tanto ardore insistendovi egli medesimo, e dirigendo e correggendo i maestri, e gli operai, e usando all' uopo, non che la voce, ma, testimonio il nostro Oddo, anco il bastone, che in cinque anni la grandiosa òpera fu condotta a compimento. E dovendo, come narrerò, partirsi per la Francia, esecutore della sua vo* lontà vi deputò Ferrante di Sanzio da Moia, fido 6UO segretario.
      i.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia d'Ancona dalla sua fondazione all'anno MDXXXII
Volume Secondo
di Agostino Peruzzi
Tipografia Nobili Pesaro
1835 pagine 461

   

Pagina (84/461)






Ancona Tedeschi Sacramento Cataldo Malatesti Cataldo Malatesti Saracini Ugolino Montemarte Corbara Oddo Francia Ferrante Sanzio Moia