Storia d'Ancona dalla sua fondazione di Agostino Peruzzi
LIBRO XI.
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Non sarà, spero, disaggradevole a chi mi legge, che parte a parte io la descriva: nella quale descrizione seguirò lo stesso Oddo, che la vide sorgere, e disiarsi, e mandonne alle lettere la storia della edificazione e del disfacimento. Maravigliosa per certo opera fu quella, in cui nulla mancò alla solidità, alla eleganza, alla amenità. Era essa quasi quadrangolare , sporgentesi con un corno esteriore sopra il mare. Dei quattro lati uno era volto al vescovado, sul quale sorgevano due alte torri. Nel lato al mare era un palazzo, che fu detto papale , grandioso ed alto edifizio , che sovrastava alle altre torri. Dal palazzo tendevasi un ala di muro altissimo. con ispaldi e merli, e divideva sì fattamente la rocca , che due parti di quella erano verso la città , una verso il mare. Quasi nel mezzo della descritta ala dì muro alzavasi una torre, più alta ancora e più grossa delle altre; dicevasi la torre maestra, ogni cui faccia avea di larghezza sei passa, d'altezza ventiquattro. Quivi erano le conserve delle armi e delle munizioni e delle vettovaglie, e quivi nella più bassa parte una oscura prigione pe' rei di politici delitti; ove più anni stettesi chiuso Nicolao da Busca-reto , strenuo dezione di Paterno. Nella superior parte era un largo ballatoio difeso da merli, e ne usciva un' altra più stretta torre , merlata anch' essa, e nella sommità una lanterna , o fanale di metallo*, che illuminavasi la notte, e da cui tutta quasi scuoprivasi la Marca, e davansi all' uopo con accesi fuochi concertati segnali. Nè a questa torre potevasi andare, che per uno Stretto ponte dal palazzo papale, dal quale, se il bisogno avvenisse , facile era rifuggirvisi. Al piè di quella , e a' quattro angoli erano quattro ampie cisterne.
Tra l'ala del descritto muro erano tre separati fortini, a questo fine fatti, che chi fosse nel comod arme experto
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Oddo Nicolao Busca-reto Paterno Marca Stretto
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