Storia d'Ancona dalla sua fondazione di Agostino Peruzzi

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      STORIA D' ANCONA! fangolare, cui chiamavano il cassaretto, quartiere de* soldati, non potesse andare al palazzo papale, nè alla torre maestra, se non gli fosse permesso; ed il passaggio era per porte di ferro, a scale e chiocciola incavale nella grossezza del muro. Questa torre era il ritugio ultimo, e 1' ultima speranza della rocca , facile a difendersi anco da pochi soldati;
      Mi passo dal descrivere le diverse fabbriche, che contenevansi entro il cinto delle mura , ed il giardino, e il prato, ed il boschetto, e la fontana, e le piantagioni di alberi da frutta, e di agrumi , c di erbe medicinali, e i chiusi , dov' erano mantenuti quadrupedi e pennuti a delizia non meno, che ad uso del vitto. Le scale, le logge, le sale, le camere col più squisito gusto, che in que' grossi tempi si conoscesse, erano adorne e dipinte, e fornite. L'aere saluberrimo della collina e del mare, l'ampiezza dell' orizontc dovunque, al mare od alla terra , si volgesse il guardo, e tanta solidità di mura, tanto artifizio di difese, tanta copia di commodi, tanta varietà di adornamenti e di delizie, fecero a' que' nostri maggiori riguardare, in quell' epoca, quell' opera siccome opera ammirabile e stupenda.
      Soggiornando il cardinale in Ancona , i ¦356 Polentani altresì, tiranni di Ravenna e di Cervia , vennero a fare in mano di lui il loro arrendimento alla santa sede, riconoscerne il supremo dominio , prestare il giuramento di fedeltà. Questo il eh. Muratori rapporta al precedente anno; dubita però, che piuttosto accadesse nel presente. E nel presente avvenne. Il dubbio accerta la sagacità del dottissimo annalista; nè il dubbio gliene sarebbe insorto neppure, se avesse conosciuto le nostre storie; e del non avere potuto conoscerle si duole egli stesso nelle sue lettere,
      Non ozioso era il soggiorno dell' Albornoz in Ancona. In breve tempo avea ricuperato il patrimonio di san Pietro, il ducato di Spoleto; erasi fattoi.


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Storia d'Ancona dalla sua fondazione all'anno MDXXXII
Volume Secondo
di Agostino Peruzzi
Tipografia Nobili Pesaro
1835 pagine 461

   

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