Storia d'Ancona dalla sua fondazione di Agostino Peruzzi

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      LIBRO XII.
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      tosto apparve, quasi se questo tosse il negozio che più gli stesse a cuore.
      Creò conte del Cassaro (castello che tuttora sussiste ) il Toriglioni, ammiraglio della galea. E con breve, dato il iq gennaio, due soli giorni dopo il suo ingresso in Roma, così scriveva al popolo ed al comune. « Non senza dolore sappiamo, che i popoli « ed i comuni delle nostre città di Fermo e d'Ascoli, « e le università di alcune altre terre, sebbene de « jure sieno e debbano essere a noi soggette, ed alla « chiesa romana, nondimeno per ispirito di superbia, con pazze commozioni, sonosi ribellate a noi « ed alla chiesa suddetta. E comecché da noi richiamate al nostro grembo con benigne ammonizioni, « le paterne nostre voci con ostinata oltracotanza « hanno preso in non calere. Per la qual cosa alla « vostra fedeltà mandiamo, che avendo voi per amici gli amici della chiesa, e per nemici i nemici, facciate ogni opera a combattere e perseguire « per terra, e per mare i ribelli suddetti: onde poichè non curano di chetarsi alle dolci ammonizioni, « per gli stimoli almeno delle percosse abbiano a « rr vvedersi. »
      Certo sì, grande argomento è questo della fiducia dal sovrano collocata negli anconitani. Ed essi non interposero indugio a corrispondervi colle loro forze. Capitano della lega contro le ribellanti terre fu, se crediamo a Landò Ferretti, un Giovanni anconitano (era della nobile famiglia Fatati); al quale poi succedette Ridolfo Varano da Camerino.
      Ma delle sovrane beneficenze, di cui questo pontefice fu largo ad Ancona, luminosi documenti sono i brevi a lei diretti dalla Sua Santità un sopra 1' altro. Nè parlo delle grazie concedute a' cittadini privati, a'mercatanti per cagion d'esempio, che trafficato aveano co' turchi ( lo che allora era vietato ) assolvendoli dalle censure, non imposta altra pena , che d' una multa, ad arbìtrio del vescovo, da im.


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Storia d'Ancona dalla sua fondazione all'anno MDXXXII
Volume Secondo
di Agostino Peruzzi
Tipografia Nobili Pesaro
1835 pagine 461

   

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