Storia d'Ancona dalla sua fondazione di Agostino Peruzzi
LIBRO XII.
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che il tutto fosse immediatamente restituito. Io non so , che pensarmi della tanto vantata saviezza, e della moderazione di quella famosa repubblica. Ma così fatti erano que' tempi. I nobili Dionisio Casiotti, Nicolò di Matteo , e Lodovico Bonaggiunti furono inviati ad Urbano per richiamarsi di quell' incompor-tevole sopruso. Urbano se ne dolse altamente co' veneziani : sì se ne dolse , sì li rampognò, sì fece valere i diritti della sua sovranità , che quelli in fine cedettero, e cessarono le strane pretese, e la ingiustissima sequestrazione.
Fece ancora per le rimostranze fattegli dagli anconitani , che Firenze rilasciasse loro altro sequestro ordinato in loro danno, e senza ragione. Cencinquanta balle di cotoni fiorentini erano state in Ancona sop-prattenute dai ministri camerali. E Firenze s' era avvisata di vendicarsene , sequestrando le merci de' negozianti anconitani , che nulla aveano che fare con que' ministri camerali. Per suppliche esposte al ponr tefxce dal comune, Firenze a richiesta della Sua San»? tità fece ragione ad Ancona.
FINE DEL LIBRO UNDECIMO.
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Dionisio Casiotti Nicolò Matteo Lodovico Bonaggiunti Urbano Firenze Ancona Firenze Firenze Sua San Ancona Urbano
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