Storia d'Ancona dalla sua fondazione di Agostino Peruzzi
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DELLA STORIA D' ANCONAMa altri fastidii e ben più gravi, sopravvennero ad Ancona per la fiera guerra, che arse tra Genova e Venezia. Ancona volle rimanersi neutrale. Ora avvenne, che corseggiando le veneziane galee per l'Adriatico incontrarono un vascello anconitano , padroneggiato da un Pasqualino di Penezzo. Il capitanò delle galee a man salva se lo predò : e ciò era da pirata. Fece collare il povero Pasqualino, perchè dicesse, quello essere un vascello genovese: e ciò era da carnefice. Con quel vascello il prode capitano volle trionfalmente entrare in Lido di Venezia: e ciò era da matto. Informato del vile e barbaro fatto il senato anconitano, amare querele ne fece al veneto pe'due suoi oratori, che allora aveva in Venezia , Pierpaolo di Grimoaldo Buon-figliuoli, dottore, e Piero de'Paolucci, domandando la restituzione del vascello, e la liberazione dello straziato Pasqualino. Chiarito il fatto, ottenne l'una e l'altra cosa: ma per l'onore di Venezia ciò non bastava. Per 1' onore di Venezia ci volea, che fatto legare il capitano alla colla, gliene facesse dare parecchie tratte di quelle che colui avea fatto dare a Pasqualino, e poi lo consegnasse in san Servolo. Non so che il facesse; ben so che dovea farlo.
Questo accadeva per mare ; altro per terra. Le altre città della Marca, che tuttora si stavano ribelli alla chiesa, Jesi principalmente e Montalboddo, mandavano sull'anconitano contado bande armate, che vi
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