Storia d'Ancona dalla sua fondazione di Agostino Peruzzi

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      Libro XII.
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      Notammo pocanzi la tregua, per I' interveni-mento del comune d' Ancona, conclusa cogli esini e cogli altri marchiani ribelli della chiesa. Rammentammo altresì il breve di Gregorio XI. , in vigore del quale dalla giurisdizione di Jesi erano state sottratte e date ad Ancona le terre di Monsanvito e di Albarello. Dovendosi ora venire agli accordi di pace, si mandò il 26 d* ottobre oratore al pontefice Urbano VI. il nobile ed eloquente Ciriaco di Polo Salvatici, per impetrare dalla sua santità, che • nella stipolazione di quegli accordi si confermasse ad Ancona la giunta, ed il possesso di quelle terre.
      Dovrei ora finalmente venire alla narrazione del funesto avvenimento, che non guari dopo 1' assunzione d' Urbano al pontificato turbò la chiesa, e un grande rivolgimento di cose arrecò ad Ancona, e non poco sangue le costò, non lieve dispendio, e molte morti. Ma per non avere ad interrompere la mia narrazione, ei mi pare di dover premettere alcune altre notizie, che particolarmente riguardano la nostra storia, ed hanno per noi non poca importanza.
      La pace, che accennavamo or ora, tra le marchiane città fu fatta nel 1379, quale gli anconitani la desideravano. Ma duravano tuttora grossi gli umori, i semi delle discordie erano tuttora vivi, le città posavano, ma non deponevano le armi, le veneziane molestie e le genovesi tormentavano Ancona. Ed Ancona per tutte queste ragioni, io credo, si avvisava di meglio afforzarsi, stringendo lega con altre città. Queste furono Fermo, Recanati, Camerino, e per Camerino Ridolfo Varano che n1 era signore. Ob-bligavansi ciascuna di assoldare cinquanta lànce tedesche ( ogni lancia tre cavalli ), tranne1 Recanati, che si obbligava per sole venti.
      Trovo scritto , che nel i38o viaggiando per a Roma , approdarono in Ancona , e vi furono splendidamente accolti e festeggiati il patriarca di Costan-


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Storia d'Ancona dalla sua fondazione all'anno MDXXXII
Volume Secondo
di Agostino Peruzzi
Tipografia Nobili Pesaro
1835 pagine 461

   

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