Storia d'Ancona dalla sua fondazione di Agostino Peruzzi

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      STORIA D' ANCONAitaliani, giusto è a dire, ch'essi uon si unirono a* francesi. I quali fatti sicuri della spalla del re di Francia, e della regina Giovanna il 9 di agosto del 1378 decretarono: vacante essere la sede; Bartolomeo Frignano, chiamato Urbano VI, uon essere papa: illegalmente essere stato eletto, la violenza avere estorti i loro suffragii. Procedettero quindi alla elezione di un nuovo papa : e tu quel zoppo cardinale Roberto di Ginevra, sanguinoso tuttora e brutto della carnifìcina di Cesena, e delle stragi e delle rapine della Romagna e della Marca. Volle essere nominato Clemente VII. Per lui stettero Spagna , Francia, la regina Giovanna: per Urbano Italia, La-magna, Ungheria, Portogallo, Inghilterra.
      Tutto questo doveva io premettere, affine di dare giusta orditura alla tela della mia narrazione . E trapassando le conseguenze di quell' esecrabile avvenimento , verrò dicendo le ragioni, per cui gli anconitani bramarono di liberarsi da quel giogo della rocca. Urbano secretamente trattava, per condurre al conquisto di Napoli Carlo Dellapace, figliuolo del duca di Durazzo, della prosapia di Carlo II. E ciò piaceva al vecchio Ludovico re d' Ungheria, bramoso sempre di vendicarsi della regina Ciovanna. Questa all' incontro assicuravasi un appoggio, adottandosi a figlio Ludovico, duca d'Anjou, uomo bestiale, fratello di Carlo V re di Francia; e 1'antipapa Chimen-to ( così chiamavanlo ) vi consentiva. Il nembo della guerra si addensava, rumoreggiava, poco stava ad iscoppiare. Videro gli anconitani il pericolo, a cui gli esponeva quell' arnese della rocca , della quale i contendenti non vorrebbero non recarsene in mano il possesso per le future fazioni di guerra. E perciò s'avvisarono di aversela in mano loro, o fosse per suppliche, o per denari. A ben condurre 1' affare crearono, e munirono di pieni poteri sei de' principali nobili, per sangue, per prudenza, per pratica degli affari, spettabili e chiari, il cava-


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Storia d'Ancona dalla sua fondazione all'anno MDXXXII
Volume Secondo
di Agostino Peruzzi
Tipografia Nobili Pesaro
1835 pagine 461

   

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