Storia d'Ancona dalla sua fondazione di Agostino Peruzzi

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      LIBRO XII.
      « se stata tagliata dalla cima fino al basso », e mez<-za precipitò in mare. Tanto maggiore allegrezza e speranza ne presero i cittadini, che quella era il maggiore propugnacolo della rocca, facilmente difen-devole con poche braccia contr' ogni impeto : quivi le canove delle vettovaglie e delle munizioni; quivi le vedette, che tutta quasi scoprivano la Marca, e con notturni fuochi da ogni parte potevano chiamare soccorsi; e quivi bombarde, che tutta dominavano la sottoposta città.
      Prima della quale maravigliosa rovina giunte erano le truppe, secondo la data fede, di messer Galeotto, e con esse il givinetto Malatesta suo figlio. Entrarono elle il dì 11 di ottobre, ed erano cinquan-ta lance, così chiamavanle allora, da tre cavalli per lancia, e cinquanta buoni fanti, e cinquanta tra ingegneri e cavatori di mine. Nè solo fu il Malatesta che venisse all' aiuto d'Ancona : altri comuni ancora della Marca vi concorsero, de' quali vuol gratitudine, che i nomi alla memoria de' posteri sieno tramandati. I fermani, ricordevoli dell' opera in favor loro prestata dagli anconitani per espugnare la loro rocca tenuta da Rinaldo da Monteverde, mandarono a proprie spese otto bandiere di fanti, cioè da circa dugento uomini; Osimo cinquanta fanti, i Si-monetti da Jesi settantacinque cavalli, i CimaCingoli cento tra soldati e guastatori, gli Atti da Sas-soferrato trenta fanti, i Buscaratti da Corinaldo genti a cavallo e a piedi ed ingegneri, e venitevi egli stesso Buscaratto di Nicolò Buscaratti, i Paganelli da Montalboddo due uomini a cavallo, e venticinque a piedi, da Roccacontrada (al presente Arcevia, ricuperato 1' antico nome ) , venue Francesco da Perugia conducendo seco un famiglio, due cavalli, e ventisette fantaccini, venticinque bene armati ne mandò finalmente la non lontana Offagna, Le quali schiere tutte sommavano forse a mila uomini, non sapendo noi il giusto numero de' soldati condotti dal Busca-
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Storia d'Ancona dalla sua fondazione all'anno MDXXXII
Volume Secondo
di Agostino Peruzzi
Tipografia Nobili Pesaro
1835 pagine 461

   

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