Storia d'Ancona dalla sua fondazione di Agostino Peruzzi

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      LIBRO XII.
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      ca, formò un arnese di legname, a guisa di castello munito di ruote interne e sul davanti, raccomandate a grosse funi uncinate ancore, gettate le quali ed aggrappatesi, tiravausi le funi, ed il castello avvau-zavasi per l'interiore artifizio delie ruote. V' aggiunse ancora una lunga coda, o galleria coperta, e bene difesa a' fianchi, per cui potevasi sicuramente andare e tornare. E per tal mezzo, dove volevasi, fu dato principio allo scavamento. Ma que1 della rocca, presa l'occasione opportuna, correndo dall' alto , colti all' improvvista que' che si stavano alla difesa del gatto ( così chiamavanlo ), vi appiccarono il fuoco, e alimentate ìe fiamme con olio e pece e ragia ed altre materie incendiarie, l'arsero tutto. Gridatosi all'armi, accorsero prestamente quelli del campo, e costretto il nemico a rincastellarsi, si pensò a meglio riparare il danno. Apparecchiate pertanto e pietre, e calce, e sabbia, ed ogni altra oc-correvole materia, la notte appresso, ivi medesimo, dove sorgeva l'arso castello di legno, sorse un castello di salde mura , alto la statura di un uomo , che poi, non cessando 1' opera, prestamente crebbe in una torre a quell' altezza, che si volle, guardata e difesa da forti uomini, e rizzatavi una bombarda da fulminare chiunque fosse oso di uscire dalla rocca. Bombarde allora gì' italiani chiamavano certe macchine da guerra, colle quali lanciavansi grosse pietre. Toccammo già che i fermani sul Montegardeto formato aveano uua bastita : e quella munirono di bombarde. Ed altre ancora bombarde, e briccole, e mangani , e trabocchi disposti erano contro le mura della rocca , che guardavano la città, sul monte del vescovado , nella piazza di Santangelo, davanti la chiesa di santa Marianuova , nel cimiterio di san Francesco, a santa Maria di porta Cipriana. Incessante era lo scagliare di queste macchine, « le pietre, scrive il nosto Oddo, continuo de omni parte volavano per aere , corno uccelli ad ogui hora », e sotto


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Storia d'Ancona dalla sua fondazione all'anno MDXXXII
Volume Secondo
di Agostino Peruzzi
Tipografia Nobili Pesaro
1835 pagine 461

   

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