Storia d'Ancona dalla sua fondazione di Agostino Peruzzi
LIBRO XII.
non consulta , più non volendo attendere, v' entrò a furia , e a furia prese a distarla. La signoria allora, perchè ordinatamente si facesse ciò, che la moltitudine disordinatamente avea preso a fare, ne ordinò la disfazione. Quanto vi rimaneva tuttora di edifìzii rotti e cadenti, fu diroccato e distrutto: sola rimase la parte, che volta era alla chiesa di santo Antonio, dove sorgeva la porta principale.
QueRa vittoria della rocca, tenuta per fortissima in que' tempi, a' vicini ed a' lontani popoli parve maravigliosa. Uffizii di congratulazione ne vennero da tutte le marchiane città, e l'anconitano nome per tutta Italia, di famoso ch'era, divenne famosissimo. E mi diletta recar qui volta nel nostro 1 volgare la lettera gratulatoria, che il comune di Firenze indirizzò al comune d'Ancona, data il 19 gennaio di questesso anno.
« A' magnifici uomini, gli anziani , il consiglio, « il comune della città d' Ancona, nostri carissimi amici.
« I priori delle arti, e i gonfalonieri di giustizia del popolo del comune di Firenze.
« Avete finalmente riscosso , amici carissimi , il « giogo del vostro servaggio, che il presidio dell'inespugnabile rocca vi teneva a sopracapo ! avete « finalmente riscosso ( di che lietamente ci colorate tuliamo con essovoi, e tutta deve allegrarsene « Italia ) le ferree catene, che voi legati e cattivi « riservavano a ludibrio di barbara dominazione ! « O uomini, che l'odore diffondete delle virtudi « de' vostri progenitori ! O italiani veri ! veri romani, il eui retaggio è comandare alle nazioni , « non servire! Perciocché non tanto con adulazione, « quanto con verità fu detto ( « Virg. Aen. VI « Caro ) » — Ma voi, romani miei, reggete il « mondo — Coli' impero, e coli armi. E l arti voti sire — Sien l esser giusti in pace , invilli in « guerra — Perdonare a soggetti, accor gli umili —, Storia d' Ancona. Tomo II. 11
| |
Antonio Italia Firenze Ancona Ancona Firenze Storia Ancona Italia
|