Storia d'Ancona dalla sua fondazione di Agostino Peruzzi
STORIA D' ANCONAosserverebbe tutte e singole le cose che fosse obbligato a tare ed osservare secondo gli stessi statuti ».
Questo era il giuramento , che il podestà prestava nell'assumere il suo uffizio. Nel 1384 podestà d' Ancona era quel Simone de' Manenteschi da Trevi, che sopra abbiamo memorato. Il cui reggimento con-ciofossechè tosse stato commendevolissimo, il comune a pubbliche spese, con molto onore, lo fece accompagnare alla sua città da una eletta deputazione di nobili cittadini. Gli succedette Egano Lambertini nobile bolognese.
E poiché ho rammentato, quale il giuramento fosse, che il podestà dovea prestare assumendo il possesso della sua carica , spero, che non isgradevole cosa farò mandando alla memoria de' posteri alcuni altri ordinamenti, a cui dovea sottostare. E si vedrà come que' saggi nostri maggiori nulla non trascurassero a mantenere intatta, e guarentire da ogni ambiziosa usurpazione di quella potente magistratura la comune libertà. Lascio le più minute cose , quali per cagion d' esempio erano, che entro cinque giorni dopo il suo ingresso nell' uffizio della podesterìa recar si dovesse alla cattedrale, ed offerirvi un pallio del valore di cinque fiorini d' oro ; che mangiar dovesse alla dedesima mensa, a cui nel municipale palazzo mangiavano gli anziani; che per questo titolo lasciar dovesse fiorini trenta pur d' oro del suo onorario, che pe' sei mesi, in eh' egli stava in carica, era di fiorini d'oro due mila secento: i quali fiorini trenta servir doveano a comperare argenterie per la mensa e pel servigio della signoria. Ma gli s'ingiungeva: che due per l'amministrazione della giustizia avesse assistenti giureconsulti, 1' uno per le cause civili, l'altro per le criminali, e due notai da esso salariati, e due puranco ciascuno degli assistenti : che due donzelli tenesse d'anni diciotto, e diciotto sergenti o birri, de' quali, come de'donzelli, prescritti erano la loggia, ed i colori del vestiario; che di co-
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