Storia d'Ancona dalla sua fondazione di Agostino Peruzzi

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      « che i mercatanti anconitani potessero con dieci « navi navigare a' lidi turcheschi ( lo che allora vietato era ), e mercalarvi ». Compiuto l'affare col vescovo commissario, avea l'oratore il mandato di recarsi al pie del pontefice , esporgli l'intenso animo del cardinale e le tribolazioni, che gli anconitani ne sofferivano, per le quali cagioni avvenuto era il deplorevole fatto, e supplicarlo, che pel bene della pubblica quiete si degnasse di allontanarlo. E finalmente allo stesso oratore ingiuugevasi, che cammin facendo, per sopperire alla sofferta perdita, assoldasse cento balestrieri , e mandasseli tosto in Ancona.
      Tornava 1' oratore il 3 di giugno , e riferiva : « che il vescovo di Camerino, il signore Gentile Varano, il cardinal Monopoli legato di Spoleto, da « lui informati e pregati, eransi dimostrati favorevoli « ad Ancona, e aveano promesso d'intervenire presso il Milano per la concordia; che il pontefice bete nignamente aveva accolto le suppliche, e mal soddislatto del cardinale, manderebbe al reggimento « della provincia il suo fratello; gli anconitani darebbero a lui un corpo di truppe ; egli si gioverebbe 1 de' loro consigli ».
      IN è però a questa sola ambasceria eransi tenuti contenti gli anconitani. Due altri ambasciatori, l'arcidiacono Pellegrino, e Francesco Torigliorii, avevano diretto al Milauo stesso ed al Boldrino. Le prudenti parole di questi , e gli uffizii del vescovo ca-merinese , del Varano , del cardinale di Spoleto , finalmente ottennero, che, composte le discordie, si venisse alla pace. Fu questa conclusa 1' ultimo di maggio: « pagherebbe Ancona cento ducati pe' cavalli presi da' suoi soldati di Polverigi » ( questo mi fa credere, che quella disgraziata fazione avvenisse al confine di Polverigi ) ; « i prigionieri si restituirebbero, e cesserebbero gì' incominciati processi, mercè però il pagamento di altri cento ducati ; al tesoriere della Marca sborserebbe mila Storia d' Ancona. Tomo li. 12


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Storia d'Ancona dalla sua fondazione all'anno MDXXXII
Volume Secondo
di Agostino Peruzzi
Tipografia Nobili Pesaro
1835 pagine 461

   

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