Storia d'Ancona dalla sua fondazione di Agostino Peruzzi

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      i8iSTORIA. D'ANCONA
      trimestrale della taglia, che toccava ad Ancona. Ma vedendo che le cose si volgevano a rottura aperta, provvedeva il comune alla propria ditesa, informava di tutto i suoi alleati, più si stringeva con esso loro, assoldava altre truppe.
      Non lievi guai erano questi: e come se pochi fossero , altri se ne aggiungevano a far più misere queste già misere contrade. Minacciavano di venire a calpestarle colle loro genti-altri due condottieri di masnada , Azzo da Castello , e Bindo da Monteto-polo. Per riscattarsene ei fu uopo ad Ancona di dar loro regali e denaro, e pigliarne al soldo anche una parte. 1 boldrineschi intanto, i quali non anelavano, che alla veudetta dell' assassinato loro capitano, tempestavano contro il marchese, e lo serravano in Macerata. I maceratesi ne furono malconci, videro disertate le loro campagne, e per liberarsi dovettero pagare dodici mila fiorini d'oro, e consegnare il cadavere dell'ucciso.
      Gli anconitani , per guarentirsi ancor meglio dallo sdegno del prepotente marchese , non si erano rimasi dallo stringere più fortemente la lega con Ascoli e Fermo, e con que' nobili, che avevano dominio di città e terre ragguardevoli, con titoli di signori o vicarii. Comune era il pericolo, perchè egli non la sola Ancona minacciava e molestava, ma quelli altresì : e però tu facile il convenire per la comune difesa. Il 23 d'agosto i3gi fu la lega concordata tra'comuni di Ancona, di Ascoli, di Fermo, ed i signori Varani di Camerino, Clavelli di Fabriano , Smeducci di Sanseverino , Cimi di Cingoli, Simonetti di Jesi, Ottoni di Matelica. Di questa lega, non sulla fede di oscure cronichette o di romantiche spropositate narrazioni, ma di pubblici monumenti , ne parla il chiarissimo Ferretti nella sua Pietra del paragone ( p. 66 ). Il quale ci fa sapere, che uno de' due commissarii per la patria coli' assoluta facoltà , quanto ne poteva provenire dal generale con-


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Storia d'Ancona dalla sua fondazione all'anno MDXXXII
Volume Secondo
di Agostino Peruzzi
Tipografia Nobili Pesaro
1835 pagine 461

   

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