Storia d'Ancona dalla sua fondazione di Agostino Peruzzi

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      LIBRO XII.
      a ciò ella affaticavasi con tutt' i nervi. La maggiore difficoltà in questo era: statuire una tale concordia, che piacer potesse a quell' eteroclito e balzano cervello. Ed egli già erasi chiarito, che non approve-rebbela, non la osserverebbe, se non gli piacesse. Sarei infinito, se volessi ad una ad una riferire le ambascerìe, che si dovettero mandare e rimandare qua e colà, le trattative, che si dovettero proporre e riproporre, le difficoltà, che si dovettero appianare, le pretensioni, che si dovettero cimentare evincere , in tanta contrarietà di opinioni, di umori, e di fini. Si udirono i comuni, si udirono i signori delle città, e si convenne de' capitoli. Questi furono proposti alla deliberazione del generale consiglio, e da questo discussi e statuiti , furono presentati al marchese per la sua approvazione. E questa si ottenne. Alla nostra storia sommamente importa, che questi capitoli sieno ben conosciuti.
      Vi si diceva preambolando: « Questi sono i capitoli fatti, ordinati, e ragionati intra lo magnifico ed eccellente cavaliere messer Andrea Tomacello, marchese della marca da una parte , e lo nobile cavaliere messere Rinalberto da Todi, ambasciatore del magnifico cavaliere messer Gentile da Camerino, e li savi e discreti uomini Marinozzo di messer Nicola da Ancona, ambasciatore del detto magnifico comune d'Ancona, e ser Juliano de Coluzio, e ser Chirico de Brunetto, ambasciatori del magnifico comune di Fermo dall'altra parte: »
      « In prima; che lo strenuo uomo Azzo da castello liberamente sia condotto, e sia ferma la sua condotta secondo la forma de' capitoli della sua condotta, sì però, che quando messer lo marchese fosse necessario uscire al campo, sia onorato, come marchese della Marca ;
      « Item: che sopra il fatto del 1 i buldrineschi, deputati a'servigli de'collegati, si darà opera, secondo loro potere, che il detto Azzo prò vegga si edinLjOOQle


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Storia d'Ancona dalla sua fondazione all'anno MDXXXII
Volume Secondo
di Agostino Peruzzi
Tipografia Nobili Pesaro
1835 pagine 461

   

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