Storia d'Ancona dalla sua fondazione di Agostino Peruzzi
LIBRO XIII. 207
volle sottostare, nè lasciarsi tosare sino alla pelle. Ebbesi ricorso al papa; e dal papa, che giusto era , s'^ebbe giustizia. Queste memorie si hanno da'manoscritti ( L. IX ) del benemerito Albertiui.
Il i398 e'1 i3cjg presentarono lo spettacolo di un pietoso commovimento popolaresco, che molto bene dapprima produsse, e ppi ben presto in molto male degenerò* Furono vedute pellegrinare compagnie numerosissime d' uomini e di donpe , cantando a coro lo Slabid Maler. Non dissimile se n era visto nel secolo precedente, se non che udivasi allora il fracasso delle battiture, ed ora 110. Vuoisi, che questo slancio avesse origine da Granata , o dalla Provenza. Dalla Provenza certamente si versò per alla Italia, e per la riviera di ponente entrò in Genova, e di là nella superiore e nell'interior parte dell'Italia. Incedevano, come dicemmo, donne ed uomini, vestiti tutti di bianche cappe, e incappucciati. Entrando nelle città, con molto apparato di devozione, avviavansi alle cattedrali, tratto tratto gridando pace. E certamente gli animi di quelli, che li vedevano e udivano, non leggiermente dovevano esserne toccchi e commossi. Quelli dell'una città andavano a visitare l'altra vicina, visitatala se ne tornavano la più parte, e quelli della città visitata andavano all'altra vicina : così di seguito. Ogni città , comecché i visitatori fossero a migliaia, pure a quei, che ne bisognavano , somministrava il vitto , sebbene non domandassero , che pane ed acqua.
Dissi , che questo istituto dapprima non poco bene produsse ; conciossiachè fu mandato alla memoria delle lettere , che dove que' bianchi comparivano , le discordie si spegnevano, le paci si concordavano, i malvagi si convertivano, i sacramenti con molto fervore si frequentavano. Parlossi ancora di miracoli.
Aggiunsi, che poi ben presto in molto male degenerò. Vi si mescolarono traditori, vi si intromi-
| |
Albertiui Slabid Maler Granata Provenza Provenza Italia Genova Italia
|