Storia d'Ancona dalla sua fondazione di Agostino Peruzzi
aio STORIA D' ANCONA
« zamenti, i rubamenti, ed altri gravi delitti, dobbiate tenere ben guardate , e far che sieno sicure « le strade , i cammini, e gli altri luoghi , sotto le « pene statuite nelle costituzioni, che parlano di « tale materia;
« Inoltre ancora : che ne' vostri consigli, e ne* « vostri parlamenti dobbiate leggere e fare che si « leggano le costituzioni suddette , sotto la pena in « esse dichiarata. »
Vuole la patria riconoscenza, che innanzi ^404 tratto io rammenti la morte del conte di Urbino, che conte era altresì di Cagli e di Gubbio, avvenuta nell' aprile di quest' anno. Narrammo già , quanto foss' egli ad Ancona benevolo , e ne' travagliosi tempi , per noi descritti, utile consigliere e prode aiutatore. E non è da dubitare, che di quella morte non dolorassero profondamente i riconoscenti anconitani.
Nè certo meno ebbero a dolersi della morte del pontefice Bonifazio , accaduta il primo di ottobre di quest' anno. Se d' alcun' ombra fu tocca la memoria di lui , questa è : che troppo tenero si mostrò de' suoi fratelli e nipoti. E vedemmo, com' egli non sapesse mai indurre 1' animo a rimuovere dal governo della Marca il fratello, comecché la vedesse, per la colpa di lui, turbata tutta e posta a soqquadro , e violentemente sospinta quasi a ribellione. Ma quello, eh' egli non ebbe cuore a fare , presto si fece dopo l'assunzione del suo successore. Fu questi il cardinal Migliorati da Sulmona , vescovo di Bologna , che diessi il nome d' Innocenzo VII, creato il 17 di ottobre , e solennemente coronato il 2 di novembre.
Per quelle cose, che seguitando avremo a narrare , è pregio dell' opera accennare , come i suoi guai incominciassero prima ancora della sua coronazione. Ladislao, re di Napoli, uomo di duro cuore, di nessuna religione , avido di conquiste, ed ingrato
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