Storia d'Ancona dalla sua fondazione di Agostino Peruzzi

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      LIBRO XIII.
      alla sede romana, che tanto avevalo beneficato, udita appena 1' elezione del nuovo pontefice , accorse a Roma con grosso stuolo d' armati. Roma era divisa per le fazioni de' Colonnesi e de'Savelli, ghibellini, che volevano il ristabilimento de' banderesi e la libertà , e degli Orsini, guelfi, che stavano pel governo pontificio. Accorrendo dava voce, eh' egli veniva per tare spalla al papa , e difenderlo dalle violenze di quelli, che stati bassi, finché Bonifazio avea regnato, eransi, lui morto, rilevati , e aveano messo Roma a rumore onde venuto erasi alle mani, e varii ammazzamenti erano avvenuti tra essi, e i parteggiami pel papa. Di ciò dava voce Ladislao; ma altro suonavano le sue parole , altro avvisava. Onde invece di acchetare gli animi , e comporre le discordie , con occulte e maligne arti asperava li mag^ giormente , per farsi egli medesimo necessario mezzano d'accordo, e veder, che potesse, come si dice; pescare nel torbido. Un accordo si fece nel 27 di ottobre , ed il Rainaldi lo rapporta. Ma i patti ne furono sì vantaggiosi a quelli di parte ghibellina , che ne divennero più baldi, e riottosi. Allora Ladislao occupò il castello Santangelo , e posevi a presidio i suoi , per sicurezza , così diceva , del santo padre.
      Il santo padre si stette tranquillo nel Vaticano sino al 12 di giugno, in cui creò nuovi undici cardinali , uomini di tutto merito. Ma non tranquilli erano i romani; incitavanli i Colonnesi ed i Savelli , fomentavali Ladislao ; banderesi ! gridavasi, libertà ! In aiuto loro mandava Ladislao un forte nerbo di cavalleria. Ma invano tentarono di occupare Pont emolle , che i pontificii tenevano , capitanati dall'Orsino. Vi furono tafferugli e pugne , ch'io non descrivo : si finì col venire agli accordi. Undici però de' principali ghibellini si recarono dal papa , il quale , mansueto uomo essendo , favorévolmente gli accolse , benignamente li congedò. Ma av-


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Storia d'Ancona dalla sua fondazione all'anno MDXXXII
Volume Secondo
di Agostino Peruzzi
Tipografia Nobili Pesaro
1835 pagine 461

   

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