Storia d'Ancona dalla sua fondazione di Agostino Peruzzi

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      STORIA D' ANCONAcr avere soccorso* e liberarci dal travaglio. Ma il Mate latesta rispose, che se Ancona si fosse data a lui a ( cioè se avesse aderito alla lega da lui proposta, « lo che è ben altro, che darsi), 1* avrebbe subito « liberata : ma altrimenti non si voleva ingerire negli altrui affari ». Senza eh' io nieghi il fatto, mi sia permesso di dubitarne. Non sembra certamente simile al vero, che gli anconitani, i quali riconosciuto avevano a papa Giovanni, domandassero aiuto al Malatesta, che stava per Gregorio, e per Gregorio avea domandato la loro lega , ed era con essolo-ro corrucciato per la datagli negativa.
      Checché ne sia , si narra ancora « che allora fu « spedito a Braccio Fortebraccio da Montone, che « subito venne con dodici mila armati. All' apparire « di questi Martino fuggì ». La quale notizia dal narratore medesimo è smentita. Egli afferma « che « con Martino per mezzo di plenipotenziarii una se~ « greta pace fu conclusa nel novembre del medesimo anno 1412 »; e ne dà a pruova i libri de' consigli, e Camillo Albertini. Se questa notizia, appoggiata a' pubblici monumenti, è vera, come lo sembra, e lo è , il ricorso al Malatesta, la pronta venuta del Braccio con dodici mila uomini , e la precipitosa fuga di Martino, tutto è falso, e chiarito falso dallo stesso narratore.
      Ora si accosta un grave caso , che con-,4,3' dusse Ancona a sommo pericolo , e di cui li-berolla il valore de' suoi cittadini; nel narrare il quale mi terrò alla testimonianza del dottore Landò Ferretti , il quale fiorì a non molta distanza di questi tempi, essendo egli stato nel i5ii podestà di Cingoli , degno perciò di fede, perchè poteva esserne stato informato da chi viveva , quando quel caso avvenne. Ma necessario è , che io premetta alcun' altra cosa , che se non immediatamente , assai però davvicino tocca la nostra storia , e giova forse a renderla meno increscevole, e senza forse meglio ordinata e più chiara,


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Storia d'Ancona dalla sua fondazione all'anno MDXXXII
Volume Secondo
di Agostino Peruzzi
Tipografia Nobili Pesaro
1835 pagine 461

   

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