Storia d'Ancona dalla sua fondazione di Agostino Peruzzi

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      LIBRO XIII.
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      cemmo, che la loro elezione, dell' uno da Gregorio, dell'altro da Giovanni, fu germe di gravi e lunghe discordie tra le principali famiglie anconitane. Ora diremo, a quanto incendio crebbero quelle discordie. INel che tare ci discosteremo alcun tratto dall' ordine cronologico, che ci studiamo di seguire il più diligentemente che possiamo: ritorneremo poi, d' onde prendiamo le mosse.
      L'essere il Condulmaro, dice il Ferretti, pel lato di donne, nipote del pontefice Gregorio XII aprì 1' adito ai congiunti del Vigilanti, i Fatati, e i Pisanelli, a fargli ima più stretta corte. Intenti ad abbassare la prevalenza , di cui i Ferretti godevano, facilmente riuscirono ad insinuare negli animi de' pubblici rappresentanti iproprii loro sentimenti. E vedemmo, sino a qual punto s*infocasse quel Biagio Fanelli. Adunque immaginarono di farli processare, come rei di ribellione alla sede apostolica, estimando, questo essere il più efficace incitamento all' animo del principe per volere la punizione di questa casa, « che parea facesse ombra in città, che goveruandosi in forma di repubblica popolare, non poleva, che essere comune il desiderio venissero recisi i papaveri. Il riconoscere però Martino il ponte tefice per infallibile verità ( checche abbiano detto i politici più empii ) avere il principe nella « conservazione de' nobili una gran parte de' suoi « migliori interessi, e'1 considerare, come per lunga esperienza la famiglia Ferretti tosse mai sempre stata fedelissima all' apostolica sede, lo raffermarono a volerne la conservazione malgrado la « violenza ( sono parole dell* illustre scrittore ) la « violenza della città e del legato » . Onde, perchè la giustizia e la clemenza ad un tempo avessero luogo, dalle curie del comune e del legato avocò la causa a sè, e ne commise la cognizione il 1421 ai cardinali Giovanni vescovo ostiense, e vicecancelliere della santa chiesa, Francesco del titolo di Santa


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Storia d'Ancona dalla sua fondazione all'anno MDXXXII
Volume Secondo
di Agostino Peruzzi
Tipografia Nobili Pesaro
1835 pagine 461

   

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