Storia d'Ancona dalla sua fondazione di Agostino Peruzzi

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      STORIA D' ANCONAper la cui efficace predicazione molte discordie si spensero, molte paci si conciliarono. Nè non dirò, che a questo pietoso uffizio furongli dal consiglio aggiunti due dabbene e rispettabili cittadini. Per un decreto del consiglio stesso i rovinosi ed azzardosi giuochi di dadi e carte furono vietati. Ed alla lode delle anconitane donne aggiungerò altresì, che non per contigia, non per catenelle, non per isplendienti cinture erano esse ragguardevoli, ma per santità di costume, e per modestia di vestire. Grave e decoroso era il vestir loro: una sottana di seta screziata, con sovressa un manto, che dalle spalle correva a terra, coperte il capo di un velo giallognolo. E questo basti di ciò.
      Di maggiore importanza è raccordare, che tesoriere generale della Marca fu quest' anno mandato dal pontefice Giovanni vescovo Alalrino, e quest' anno pure, dopo la morte del Colonna, abate ro-sanense, fu nominato commissario e luogotenente della provincia 1' anconitano vescovo Astorgio degli Agnesi, Il primo, io dico l'Alatrino, con una sua circolare , che io rapportai in quella mia appendice alla mia quarta dissertazione , annunziando così ad Ancona , come alle altre città della Marca, la sua elezione, proseguiva di questo tenore: « Adunque « noi , volendo con tutta efficacia adempiere i comandamenti di Nòstro Signore, per mezzo delle « presenti nostre lettere, vi comandiamo sotto le « pene statuite, che nessuno ardisca , senza nostro « bullettino, estrarre o tare estrarre alcuna sorta « di biade , nè per mare , nè per terra , nè per « l'interno pure della provincia, nulla ostanti i privilegii, le bolle, le bullette, le licenze concedute , o da concedersi da chi che si voglia , sotto « pena da imporsi a nostro arbitrio. — Inoltre « strettamente vi comandiamo , eh' entro il termine « di dieci giorni dopo la pubblicazione delle presenti, « dobbiate avere pagato i residui delle taglie, de'


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Storia d'Ancona dalla sua fondazione all'anno MDXXXII
Volume Secondo
di Agostino Peruzzi
Tipografia Nobili Pesaro
1835 pagine 461

   

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