Storia d'Ancona dalla sua fondazione di Agostino Peruzzi
l'io STORIA D' ANCONApitano di guerra, non era meno ambizioso ed altero. Il papa, al cui servigio militava, avevagli comandato di ricuperargli Forlì dalla mano di Antonio degli Qrdelaffi. Bene assediolla egli, e costrinse 1' Orde-laffi ad arrendergliela. Ma esso, anziché consegnarla al pontefice, con soldatesca prepotenza volle tenersela per sè. Ciò increbbe al pontefice, e santa ragione ebbe a pentirsi di averlo troppo elevato, e datogli il vicariato della Marca. Dell' insorto disgusto vedremo quali fossero le conseguenze.
Frattanto non lasciamo di annotare, che 1437" il concilio di Basilea eccedeva in sempre maggiori esorbitanze. Una deplorevole vertigine aggirava la mente di alcuni de' padri, che il componevano. E tanto se ne infuocarono gli animi de' padri , che il componevano , che giunsero insino a macchinare inique e calunniose accuse contro il pontefice , ed a scagliargli contro citazioni e perento-rii , perchè comparisse, e rispondesse , e si purgasse. Non tollerò egli il sacrilego, e mostruoso oltraggio, e con sua bolla dichiarò disciolta quell' assemblea , un nuovo concilio convocò in Ferrara, e bramoso di riunire la orientale alla occidentale chiesa, invitovvi ancora i greci. Non segno la storia di questo nuovo concilio, al quale- intervennero il patriarca di Costantinopoli e molti prelati greci, e lo stesso imperatore Giovanni Paleologo, nè gli eccessi del conciliabolo basileese , che decretava la sospensione del pontefice da ogni pontificale dignità e giurisdizione. Lo Sforza mi richiama.
Doleva al duca di Milano quell' aliena-^58C' mento di lui. Laonde inviavagli per ritrarlo al suo servigio lettere e messi, e per adescarlo vie più, offerivagli le nozze (di Bianca , sua unica figlia naturale , in età peranco immatura al matrimonio : nè quelle nozze per certo furono allora celebrate. Onde io non so, come alcuni de' nostri
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