Storia d'Ancona dalla sua fondazione di Agostino Peruzzi

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      STORIA D' ANCONAavvenisse senza sua saputa, ed accusavane il Picci-cinino. 1 fiorentini perciò chiamavano dal regno di Napoli il conte Sforza , il quale ben & era avvisato, che aggirato e beffato era dal sempre mutabile duca di Milano, Tornava egli adunque nella Marca, nè potè la Marca guari contenta essere di lui, le cui truppe più di saccheggi erano avide, che di gloria, ed egli, come gli altri capitani d'allora, per aversele fide, ne contentava la insaziabile rapacità. Sei seppe Sassoferrato, ricca e popolosa terra del fabrianese, patria del chiarissimo Bartolo, che per non so quali pretesti assaltata , e presa dopo tre ore di combattimento, fu data al sacco , e prostrata con, ogni genere di crudeltà e di libidine. Ridotta poi alla sua ubbidienza Tolentino, ridotta Camerino , allogossi lo Sforza a' quartieri d'inverno, e tutto si diede a porre a numero e rafforzare le sue truppe con nuovi arrotamenti di marchiani giovani, nè certo furono risparmiati gli anconitani.
      Ora tra perchè entrata era la peste in ' Ferrara, e perchè il Piccinino occupava Bologna , Imola , Ravenna, parve al pontefice di dovere trasmutare il concilio in Firenze. Andovvi dunque , e seco l'imperatore Paleologo , i cardinali, e i vescovi occidentali e orientali. Quivi si proseguì il concilio, e si compie' colla sospirata unione della greca chiesa alla latina. Ma il conciliabolo di Basilea toccò I' estremo del sacrilegio , decretando il 25 di giugno la deposizione d'Eugenio, legittimo pontefice , e '1 5 novembre eleggendo un antipapa , che fu Amedeo , duca di Savoja , dettosi Felice V. Eugenio allora sfolgorò colla scomunica il falso concilio, e'I falso papa, e quivi stesso in Firenze, il 18 de-cembre, creò diciassette nuovi cardinali, scelti di tutte le cattoliche nazioni.
      Succedeva il >44° > contrassegnato della Aj^0C* morte di Alberto II, duca d'Austria, re de' romani dopo Sigismondo. Ad Alberto era so-


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Storia d'Ancona dalla sua fondazione all'anno MDXXXII
Volume Secondo
di Agostino Peruzzi
Tipografia Nobili Pesaro
1835 pagine 461

   

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