Storia d'Ancona dalla sua fondazione di Agostino Peruzzi
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DELLASTORIA D'ANCONA
Ripigliando ora il filo della mia storia, dico, che in quest' anno finalmente convenuti ' nella Cavriana del Mantovano gli ambasciatori del papa, de' veneziani, de' fiorentini, del duca di Milano, del marchese di Ferrara, e di quello di Mantova, si conchiuse la pace: arbitro della quale fu il conte Francesco Sforza, tuttora vicario pontificio della nostra Marca. Principale condizione ne tu il matrimonio di esso conte colla Bianca, unica naturai figlia del duca di Milano. E questo matrimonio fu solennemeute festeggiato in Cremona con giostre , e tomeamenti, e gualdane, e grandi allegrezze. Che v' intervenissero per Ancona, deputati del comune, come nelle nostre storie trovo scritto, ma fuori di luogo, per uno de' soliti anacronismi, lo che notai, non è da porsi in dubbio. Così in quei tempi costumavasi, che i principi, per celebrare solennemente le loro nozze, invitassero non solo i congiunti, ma ancora i più confidenti personaggi, e gli ambasciatori delle città loro parziali. Quest' uso praticò certamente lo Sforza col comune d'Ancona, tanto ancor più, perchè compresa era nel suo vicariato. E finito il nuziale banchetto, siccome pure sole-vasi , di belli e preziosi doni regalarono gli sposi, del valore, io trovo scritto, di quattrocento scudi, e di altri doni furono essi regalati dagli sposi.
Nè voglio lasciar di notare, che in quest'an-
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