Storia d'Ancona dalla sua fondazione di Agostino Peruzzi
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STORIA D' ANCONAdiscendenza, duraturo in perpetuo. Mi giova consegnarne alla memoria de' posteri il diploma, che il Ferretti registrò nella sua storia.
« Considerati i meriti (così vi si dice) de' molte ti servigii nei prossimi giorni prestati da Antonie giacomo Stracca col suo galeone, per non essere Antongiacomo Stracca, e a' suoi figliuoli, « e nipoti , e discendenti in perpetuo, di poter con-»e durre a far condurre, per lui, o per altri in « suo nome, tutte e singole merci e mercatauzie, ee sue proprie però, se verrà a questa isola di Ci-«< prò , e al porto e al territorio di Famagosta, e « parimente di estrarne da essi luoghi, senza pagate mento nè gabella alcuna, in maniera che sieno te esse libere ed esenti in perpetuo. Dato di Famagosta li 24 gennaio i442 »• H doge poi di Genova, Tommaso da Campolregoso, con ducale diploma, dato il 9 d agosto dello stesso anno, nel quale con magnifiche parole memora i servigi! dallo Stracca prestati, lui e tutta la sua discendenza in perpetuo donò della genovese cittadinanza.
Lo stesso Ferretti, che or ora citavamo, mandò alla memoria delle lettere, che crescendo Ancona di popolazione e di ricchezze, ed esteso essendo per ogni parte il suo commercio, si divisò di. edificare un pubblico seggio alla mercatura, ossia luogo di convegno, che noi chiamiamo loggia de mercanti, altri la chiamano borsa, un commodo cioè e spazioso edilizio, dove convenir potessero pe' loro interessi i negozianti, i capitani di nave , gli agenti di cambio, i mezzani. Ed iu quest'anno ne furono poste le fondamenta, e sorse ivi medesimo, dove sorge tuttora, contiguo per un lato al pubblico fondaro d' allora, per 1' altro al grande palazzo di Dionigio Beuincasa, posseduto anche a questi dì dalla nobile
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