Storia d'Ancona dalla sua fondazione di Agostino Peruzzi

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      LIBRO XIII.
      l'essere spogliato del vicariato di questa provincia, si apparecchiava.
      Seconda poi pruova, che scosso il giogo sforzesco tornasse Ancona alla immediata ubbidienza della santa sede, questa è, che dalla storia discende : e seguo ancora il Sismondi. Era il novembre di questesso 1443. Re Alfonso erasi ridotto a' quartieri d' inverno, e '1 Piccinino fortificavasi a Montelauro, non lontano da Pesaro. Lo Sforza impaziente di rilevare la sua scaduta fortuna, richiamate avea ( lo che si noti ) le truppe, che sotto la condotta d'Alessandro suo fratello, e di Gerpellone avea lasciato, come vedemmo, alla difesa delle principali città della Marca. Or questo fatto si aggiunga al documento da me citato poc' anzi; e si vedrà chiaro, come dalla storia risulti, che veramente Ancona, riscosso il giogo dello Sforza, tornata era alla santa sede. Io non narro le gloriose fazioni del grande capitano, per cui rotto e fugato il Piccinino, tornò più forte che mai. E ben volea, per trarre profitto della riportata vittoria, correre subito contro la Marca, e punirla della sua ribellione, e di nuovo sottometterla. Ma dovette cedere alla improntitudine del Ma-latesta, che della offertagli ospitalità volle pagarsi , valeudosi delle sue schiere per la ricuperazione di Pesaro. Così passò il i443.
      Dopo le quali cose narrate io abbandono al giudizio di chi mi legge le altre notizie, che trovo scritte sotto quest' anno, e che riferisco, perchè non paia, che a caso pensato io le dissimuli. Trovo adunque scritto, che « essendo Ancona 1' unica piazza forte della Marca» (lo che è falso, perchè altre ve n'erano; ella sì la più forte) «cui ad un militare « non poteva certamente piacere di non possedere, « lo Sforza trattò segretamente d' averla per tradite mento. Scopertosi ciò da uno de' suoi, il senato « processò il podestà Pietro de' Griffoli da Siena, « e nel 25 febbraio del 144^ lo fece giustiziare nel-


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Storia d'Ancona dalla sua fondazione all'anno MDXXXII
Volume Secondo
di Agostino Peruzzi
Tipografia Nobili Pesaro
1835 pagine 461

   

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