Storia d'Ancona dalla sua fondazione di Agostino Peruzzi
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STORIA D'ANCONA
« Tutti \ processi, benché per sentenza espediti , « fossero cassi e nulli ;
« I beni e i denari dall' una e dall' altra parte « tolti , interamente si restituissero , le quietanze si « facessero ;
« Le acque del fiume Aspi , per quanto alla « giurisdizione, fossero comuni ad ambe le parti;
« A nessuno, tranne i recanatesi , fosse lecito di « tener barca pel passaggio del fiume; e pel servigio di quella potessero ben essi tenere infitto il « palo sull' anconitana riva verso Sirolo, ma gli anconitani nulla dpvessero pagare al barcaiuolo per « mercede del tragitto ;
« Finalmente la torre dell' Aspi dovesse rimale nere libera e spedita dal comune di Recanati ».
Questa pace fu fatta il 4 decembre in Jesi presso il Capranica , che allora vi risedeva. Agli anconitani furono inoltre lasciate le castella di OfiPagna e di Castelfidardo, sì che tenesserle in nome della sauta sede.
Per ricreare alquanto l'animo mio, e di chi mi legge, ed onorare un nobile cittadino, che tanto onorò la nostra patria, voglio recitare pochi versi del Chiabrera, poeta chiarissimo. Rammentammo poco sopra il conte Antonio de'Ferretti. Il Chiabrera nel 6Uo Amedeo, descrivendo le glorie di questo invitto e magnanimo principe, che tanto onore si acquistò per la difesa di Rodi in ajuto a' cavalieri gerosolimitani, ha questi versi: — « Cresce il tumulto, e « la crudel tenzone — Chiama al periglio i cavalieri « eletti — ; Onde v' accorre il ravignan Raspone — E « d' Ancona superba Anzio Ferretti. » L'autore della Pietra del paragone, giustamente considerando, che di quella famiglia non fu alcuno, che avesse nome Anzio, sospettò, che questo nome o per errore di stampa vi s'introducesse, o per accomodare il verso. Per errore di stampa no, ma per amore di più dolce armonìa, volle il poeta poeticamente trasformare in
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