Storia d'Ancona dalla sua fondazione di Agostino Peruzzi
312x6 STORIA D'ANCONA
« detta Camera consegua ciò, che ad essa è dovuto,' « e neiia vendita di esso sale non accadano estorsioni « e mangerìe. »
L'arcivescovo di Ravenna, governatore della Marca, alle città della Marca, tra le quali nominatamente Ancona, con editto del 23 novembre i45i comanda, che debbasi osservare la pontificia costituzione sul sale. La riferisce per intero in quel suo editto; ed è questa: INicolao vescovo, servo de'servi « di Dio , alla futura memoria della cosa. Tutt' i « principi della terra, tra quante sono regalie, principalmente si riservarono la regalia del sale, sì che « se talora per la loro liberalità, rimisero tutte le « gravezze a'debitori, riputarono però non dovere « rimettersi quella del sale. Ora recentemente riferitosi in curia a nostra notizia, che per frode, e « per astuzia di alcuni, nascosamente portasi altronde del sale alle terre soggette alla nostra temporle « giurisdizione , o che nelle terre predette si fabbrica « una certa altra specie di sale, che si chiama saie lina, in danno delle regalie della romana chiesa, « e in vilipendio e dispregio dell'apostolica podestà; « Noi volendo occorrere opportunamente a sì rei atee tentati, assoggettiamo alla scomunica tutti e cia-e< scuni che introducono o fanno introdurre del sale, ee o che fabbricano, danno, ricevono, e fanno trace sportare sì fatta salina, e coloro, che a'nostri uf-ee fiziali non ne denunziano e il trasporto e i trasporle latori, qualunque stato abbiano, grado, ordine, ce preminenza, eziandio se ducale, o qual sia altra. » E a tutt' i suoi sudditi ed uomini d'arme concede la facoltà di prenderli, entro i confini della sua temporale giurisdizione, e tenerli prigioni, come publici nemici della chiesa, finché non sienosi riscattati. Dipoi comanda ce a tutti i comuni delle città, delle ce terre e degli altri luoghi suoi, che debbano prece stare aiuto, consiglio e favore a quelli, che brace mino, o vogliano catturare i suddetti. Che se sa-
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