Storia d'Ancona dalla sua fondazione di Agostino Peruzzi

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      LIBRO XIV.
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      l'omaggio del comune, e sì per supplicarlo, si de-gnasse, attese le grandi spese sostenute, sgravarlo delle taglie, e confermarlo nel possesso de' suoi antichi privilegii. Accolse egli benignamente gli oratori, accolse le preghiere, e con sua bolla, data il io settembre, sommamente onorifica per Ancona, scemolle d' uoa quarta parte le taglie per cinque anni, tutti le confermò i privilegii.
      Le prime e le più calde sollecitudini del nuovo pontefice furono volte e intente tutte alla guerra contro il comune nemico della cristianità. Pel quale fine intimò tosto una dieta, da tenersi il prossimo anno in Mantova, di tutti gli ambasciatori delle potenze cristiane. La quale ebbe luogo di fatto, ed egli vi fece pruova della sua eloquenza, che molta era veramente. Quale ne fosse il risultamento, lo vedremo!
      In questo tanto il legato della Marca pel duro e violento suo carattere vi asperava gli animi de* popoli. Ancona ebbe a soffrirne più che le altre città. Ed essa, e Fermo, ed Ascoli, e Recanati se n' erano gravemente dolute al pontefice. Ma egli era tutto in quel grande affare della guerra turchesca. Fermo era stata sul' punto di ribellarsi: dappertutto erano mali umori, e disgusti, e tumùlti. Ancona giustamente gelosa de' suoi privilegii, sì lungo tempo posseduti, e confermati sì di tresco dalla santa sede, si mise al fermo di non ubbidire agli ordini, che attentavano a'suoi diritti; Il cardinale rincalzava gli ordini dati, minacciava : Ancona non cedeva. Avvenne, che quegli mandovvi un ufficiale della sua curia, per incarcerarvi un Giuliano Cata-lusio, uomo facinoroso, nella sentenza, che poi il cardinale pronunziò, chiamato col nome di pitata. Or mentre l'uffiziale della curia, e quelli cn eternò seco, volevano eseguire il mandato, sollevossi. il pòpolo irritato, e n'ebbero una tempesta di urla, di fischiate, e di vituperii. Nè a sole voci e parole si stette il tumulto, si venne al menar dèlie mani: il


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Storia d'Ancona dalla sua fondazione all'anno MDXXXII
Volume Secondo
di Agostino Peruzzi
Tipografia Nobili Pesaro
1835 pagine 461

   

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