Storia d'Ancona dalla sua fondazione di Agostino Peruzzi

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      LIBRO XIV.
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      rerli ostilmente armata mano gli esini, tagliare il raccolto , prendersi prigioni i nulla sospettanti villani, rapirne il bestiame. Irritati di quella esorbitanza gli anconitani, giurarono vendetta, diedero di piglio alle armi , condussero a capitano Sigismondo Malatesta. Bene promise egli che verrebbe in persona, e ricevette tre mila ducati. Ma sleale uomo egli era: indugiò due mesi il venire ; poi venne non armato. Disse allora, eh' egli obbligato erasi al pontefice di non prender armi per dieci anni : ed in sua vece sostituì Roberto suo figlio con mille dugento cavalli e quattrocento fanti. Gli esini all' incontro condussero a' loro stipendii con dugento fanti Ludovico Malvezzi da Bologna, gli aggiunsero le loro schiere, mur uirono di soldati e d'armi le lorq terre di Samrparr cello e Belvedere.
      Roberto diretto da' consigli de' commissarii di Ancona, postigli a fianco , rovesciò quanto trovossi a fronte , e da vincitore corse le esine campagne , e vi colse gran preda. In una avvisaglia , presso il castello di Mosciano , fece ottanta prigionieri, che mandò legati in Ancona, assalse il castello, ed ebbelo a patti il i3 novembre 1460. Tentò ancora la terra della Barbara, che tenevasi pfcr Iesi, ma vi trovò gar gliarda resistenza. Strettala d'assedio, cor$e fin sotto Jesi , che dovette chiudere le porte.
      Alla guardia di Mosciano era stato posto con una forte mano Andrea di Marcellino Pizzocari; ma v'ebbe mala ventura. Perchè incesasi una grossa quantità di polvere da archibugio, che depositata era a pian di terra , fece saltare in aria la casa, ed egli e quanti prano della sua famiglia ne furono morti. Gli fu sostituito Andrea di Piergiovanni Rinaldini.
      Dicemmo che Sigismondo Malatesta per quella guerra avea ricevuto dal comune d'Ancona tre mila ducati. Nuli' attendendo 1' obbligazione, colla quale diceva essersi legato al pontefice a non prendere le armi per dieci anni, tradendo e '1 pontefice e An-
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Storia d'Ancona dalla sua fondazione all'anno MDXXXII
Volume Secondo
di Agostino Peruzzi
Tipografia Nobili Pesaro
1835 pagine 461

   

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